L'azione Tre Cime

4-8 Luglio 1915

Il 2 luglio il comando di divisione austriaco ordina di impadronirsi del Col di Mezzo (q. 2.324) per dominare la conca di Misurina. L'azione è affidata al IX/III Landesschützen, con l'appoggio dell'artiglieria. La sera del 3 luglio, sul far della notte, si dovrà tentare di sfruttare la sorpresa per conquistare la Croda dell'Arghena, la quota di confine 2.104 ed il Col di Mezzo, con drappelli separati, che si dovranno trincerare solidamente sul posto per rimanervi. Due squadre di riserva si fermeranno sul Sattelberg (q. 2.296) e presso la croce (q. 2.232) per attaccare il Col di Mezzo nel caso in cui l'attacco notturno non riuscisse.
Agli inizi il cap. Wellean voleva che tale azione fosse coordinata con quella del Paterno per distogliere le attenzioni italiane dal Paterno, ma invece l'azione fu rimandata proprio per mancanza di truppe e quindi per non lasciare sguarnita la linea di difesa principale. La situazione era talmente confusa che le guide Piller e Rogger avrebbero dovuto partecipare ad entrambe le azioni ma vista la sfortunata esperienza del Paterno, non parteciparono alla seconda azione. Quindi la sera del 4 luglio le truppe si diressero alle posizioni di attacco senza alcuna guida.

Tre Cime di Lavaredo Le Tre Cime (foto webmaster)

Primo drappello

L'alf. Kargl ed il serg. magg. Klapeer (di ben 68 anni!) avanzarono con i loro uomini sulla Lange Alpe per attaccare di sorpresa q. 2.728 cioè la forcella ad ovest della Cima Ovest di Lavaredo ed il Col di Mezzo. A metà del canalone che porta a q. 2.728 vengono scorti dagli italiani che lanciano sassi e bombe a mano (il Klapeer rimane ucciso) e sono quindi costretti a ritirarsi sul Sattelberg. Il giorno dopo rimangono esposti al tiro degli italiani e nella notte rientrano nelle posizioni di partenza.

Secondo drappello

L'alf. Karner scese con alcune pattuglie (comandate dai cadetti Plank, Katzian, Leiss e Haslinger) nella Rienztal per poi risalire il canalone sotto la Croda dell'Arghena. Partono alle 5 del 5 luglio e raggiungono la forcella a nord della Croda dell'Arghena (q. 2.005) ma non possono procedere oltre per non esporsi al fuoco italiano proveniente dal Monte Piana.
Il 6 luglio giunge l'ordine di ripiegare e Plank e Haslinger scendono a Landro per mettersi in comunicazione con il comando di settore sull'altopiano delle Tre Cime. Viene loro ordinato di impossessarsi della Croda dell'Arghena ad ogni costo e di rimanerci fino all'arrivo del cambio che era già in marcia. Alle 18.30 occupano la forcella ed alle 19 Haslinger comincia a salire verso la croda che viene occupata alle 20.45. Durante la notte scoppia un temporale e vengono sparate fucilate dagli italiani sul Monte Piana.
All'alba del 7 luglio vengono ritirate le sentinelle avanzate ed alle 6.30 viene richiesto il cambio. Alle 11.30 il cap. Valentini (XI/III Landesschützen) assicura il cambio per le 12, ma nulla avviene. Alle 16.30 un'ulteriore richiesta di rinforzi viene esaudita con il cambio delle 17.30: giunge il cad. Kriegler con 20 uomini ma resisteranno solo fino al 9 luglio, quando verranno scacciati dagli italiani.

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