La Croda Rossa

Aprile 1916

In Val Pusteria la notizia della perdita del Passo venne accolta con grande stupore ma soprattutto con sdegno nei confronti di chi teneva la posizione; l'ordine della brigata fu "Tiri di sbarramento sugli itinerari utilizzati dal nemico. Un distaccamento alpino effettua lo sforzo principale dalla Croda Rossa sul valico. Compagnie di Landstürmer attaccano frontalmente dal fondovalle con l'appoggio dell'artiglieria".
Nel tardo pomeriggio del 16 aprile arriva quindi all'Alpe Anderta il battaglione di Landstürm ma la convinzione generale è che "un contrattacco con quella gente? Superando un dislivello di 800 metri nella neve alta e farinosa, sul cui sfondo le sagome scure sarebbero apparse come i bersagli di un tiro a segno? E senza considerare il ripido canalone innevato che li attendeva nel tratto finale! Ma gli alpini non avrebbero neppure sparato; sarebbe stato sufficiente un semplice lancio di palle di neve per liquidare l'intera faccenda! (Ebner O.)"
Alle 19 dello stesso giorno il battaglione Silz riceve l'allarme e 16 dei suoi uomini migliori si recano alla segheria Lanzinger sotto la guida del ten. Schmid dei Landesschützen e del caporale Goller. La squadra viene fatta proseguire fino alle baracche dei landstürmer del magg. Sturm. Il giorno successivo (17 aprile) alle 3 del mattino la squadra è pronta nella neve per l'attacco, ma questo viene rinviato.

Presidio Cima Croda Rossa Gli Standschützen sulla cima della Croda Rossa (da Ebner)

Sul Crestone Sommitale di Croda Rossa, comanda il presidio il capo plotone Lanzinger di Sesto, il quale con il suo strenuo impegno impediva agli italiani di avvicinarsi troppo alla Croda Rossa. Ma tale presidio doveva essere rinforzato se si voleva che fosse in grado di respingere un massiccio attacco. La via dei rifornimenti per l'Alpe Anderta e per il Circo Ovest non poteva più essere utilizzata in quanto battuta da Cima Undici e dal Passo, mentre la via estiva per il Castelliere era impraticabile in inverno.
Il battaglione al comando di Mörl distacca una squadra di 14 uomini (volontari) da inviare a Croda Rossa, sotto la guida del reverendo Hosp; il tentativo dovrà avvenire per il Circo Nord (quello che si vede da Sesto). Il primo tentativo del 17 aprile fallisce; il 18 aprile si unisce anche l'alf. Unterkreuter (ufficiale osservatore di Croda Rossa) ed al terzo tentativo, alle 12 passano lo strapiombo più difficile. Alle 16 attraversano tutto il Circo e raggiungono la cresta. Ma di là non è possibile proseguire in quanto la visibilità aumenta ed il percorso è in vista degli alpini di Cima Undici. Attendono così la notte con la sua luna piena: ma perfino quel chiarore fu sufficiente alla mitragliatrice di Forcella Da Col per individuare il bersaglio e colpire a morte un membro della squadra. Le sue urla però richiamarono l'attenzione di 4 guide della baracca dei landstürm che accorrono per portare aiuto alle due pattuglie che in tal modo riescono a raggiungere la Forcella di Croda Rossa ed anche a riparare il cavo telefonico tra Piano Sella (Schellaboden) e Forcella di Croda Rossa. Sempre il 17 aprile il ten. Skofizh con 30 landstürmer era salito lungo il versante nord di Croda Rossa dall'Alpe Anderta.
Il 19 aprile il presidio di Croda Rossa poteva contare dunque su 50 effettivi. Lo stesso giorno giunsero a Forcella di Croda Rossa anche i 16 uomini del ten. Schmid ed una compagnia del distaccamento alpino. Ma la calata verso il Passo appare impossibile per Goller che si era recato in esplorazione.
Presidio Cima Croda Rossa Gli austriaci sulla Croda Rossa (da Ebner)

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