Azione italiana sul Forame

20-29 Agosto 1916

Al comando di divisione sembrň che, una volta preso il Forame, la Cresta di Costabella ed il vicino Monte Fumo sarebbero caduti di conseguenza e quindi sarebbe stato possibile aggirare Monte Piana e addirittura avanzare su Landro. Gli austriaci, oltre alle Punte del Forame, tenevano anche il Panettone (o Schimpke Kuppe, dal nome del tenente ivi caduto) dal quale dominavano tutta l'alta Val Felizon, facendo scrivere ad un alpino del 7°: "Nel buio il piede cercava l'appoggio sicuro, lungo le scale ghiacciavano le dita, razzi nemici illuminavano il terreno facendo arrestare la corvče, ogni tanto fischiava qualche pallottola, bombe a mano ruzzolavano sul terreno lanciate dall'alto; e chino sotto il peso, ansimante, incurante l'alpino compiva il proprio dovere."
Il comando divisionale ritiene necessario un colpo di mano e per l'effettuazione pensa ai Volontari Alpini del Cadore del cap. Coletti (che giŕ l'8 agosto '15 avevano con azione simile conquistato per un breve lasso di tempo la vetta del Peralba, lasciando sul campo il volontario Monti). Il giorno 17 luglio viene chiamato in zona il cap. Coletti con i suoi volontari del Cadore, che giungono in linea il giorno 19. Il 27 agosto il magg. Neri (comandante del battaglione Val Piave) assieme al cap. Coletti ed al s.ten. Polla sale sullo Zurlon per studiare l'azione; la notte del 29, in 30 minuti di azione vengono presi i Salti del Forame ed il Costone di nord-ovest.

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