Il Castelletto ed i nuovi presidi austriaci
Luglio-Agosto 1915
Nel mese di luglio cominciò a far parlare di sè una posizione nella quale gli austriaci, fin dagli
inizi della guerra avevano collocato (su intuizione del ten. Klapeer) un paio di uomini: gli
austriaci la chiamavano Punta di Bos ed in seguito Schreckenstein, mentre per gli italiani
divenne il Castelletto, data la sua forma.
Da quella posizione gli austriaci dominavano la strada delle Dolomiti e lo spazio adiacente a Forcella e Cima Col dei Bos; erano inoltre disponibili ripari e nascondigli di ogni specie che minacciavano di continuo gli italiani.
Ad esempio il 19 luglio l'aiutante di battaglione germanico Grimm con una pattuglia sparò sull'attendamento italiano di Cima Col dei Bos causando, secondo il diario della brigata, almeno 100 perdite. Il 22 luglio la pattuglia del serg. Witsch provocò (sempre secondo il diario della brigata) oltre 150 vittime.
Ben si comprende dunque il desiderio italiano di eliminare quella minaccia dalla strada delle Dolomiti. Verso i primi di agosto si ebbero una serie di avvicendamenti e dislocazioni da parte degli austriaci nel settore. Il II battaglione del Leibregiment (una cui parte era nel settore di Fanes) venne sostituito dal 167° Landstürm, il I Jäger bavaresi un po' alla volta venne ritirato dalle sue posizioni in Val Travenanzes così come le due compagnie del 165° Landstürm e la gendarmeria di Cortina; in loro vece giunse il XIV Reserve Jäger (magg. Von Lattorff). Nella parte centrale ed inferiore della valle venne inviato il II sciatori (cap. Paulke, dal 21 agosto cap. Roth). Infine si aggiunse la 2ª/162° Landstürm con alcuni drappelli di zappatori e di genieri, oltre ad un "cospicuo quantitativo di artiglieria".
Il 30 luglio il s.ten. Burtscher, durante un forte temporale, guida i kaiserjäger all'assalto di q.2557 ma il pronto intervento degli uomini della 83ª del Fenestrelle ristabilisce la situazione iniziale.
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