Sacrario Italiano di San Candido
Il Sacrario italiano di San Candido fu costruito nel 1939 poco lontano dal paese, lungo la strada
che porta verso il valico austriaco di Prato della Drava. Assieme al Sacrario di Passo Resia,
in Val Venosta, è l'ultima opera del genere edificata in Italia per ricordare le vittime della
Grande Guerra. Gli autori furono Giovanni Greppi e Giannino Castiglioni, già architetto e
scultore dei celebri sacrari di Redipuglia, Monte Grappa e Bezzecca.
A differenza di questi ultimi, il Sacrario di San Candido è meno monumentale e meno carico
di retorica patriottica. La struttura ricalca quella di un fortilizio romano, formato da
due edifici circolari a forma di torre: il primo possiede una circonferenza più grande rispetto
al secondo ed ospita, oltre ai loculi dei caduti, anche una modesta cappella in cui sono
contenute le formelle della Via Crucis; il secondo, più piccolo, si appoggia sul primo edificio
ed ospita le salme di altri soldati oltre ad una grande croce.
È stato costruito con dei blocchi di pietra grezza e vi si accede dopo aver superato i tre gradini
della scalinata. Al suo interno si trovano i loculi di 218 soldati italiani appartenuti a due
reggimenti alpini e a tre della fanteria (di origine abruzzese, siciliana e romagnola) oltre
a 10 caduti austro-ungarici.
Il Sacrario osserva i seguenti orari:
Dal 16 maggio al 30 settembre: 9.00-12.00 / 15.00-18.00
Dal 1° ottobre al 15 maggio: 9.00-12.00 / 14.00-17.00