Batteria Castello
Cenni storici
Posizionata in cima al Monte Castello (da cui prende il nome) che domina il paese di Pieve di Cadore a quota 954 m; si trova infatti nell'ambito del suo territorio comunale in località Sottocastello in provincia di Belluno. Costruita nel periodo tra il 1885 e 1895. La Batteria Castello, aveva una facciata diritta lunga circa 25 m, delimitata da due traverse vuote e dotata di parapetto dello spessore di 8 m. La piattaforma originaria della facciata, larga più di 9 m e collegata mediante scale al terrapieno, era sufficiente per la postazione di due pezzi di medio calibro, mentre i fianchi, perpendicolari alla facciata e alla gola, venivano a racchiudere uno stretto cortile, dal quale due rampe di scale salivano prima al camminamento superiore, dal quale le sentinelle sorvegliavano fossato e fianchi, e successivamente alla stessa piattaforma dei cannoni. Sotto il terrapieno della facciata, come pure sotto quello dei fianchi, erano state ricavate casematte organizzate dappertutto su di un piano, ad eccezione del terrapieno della gola, dove si era potuto ricavare lo spazio per due piani. La facciata e i fianchi non erano difesi da trincee che ostacolassero l'avvicinamento, in quanto la stessa scarpata rocciosa, in parte naturale ed in parte scavata, rendeva inaccessibile la batteria. La gola, superata da un ponte levatoio in ferro, aveva un fossato d'impedimento largo 5 m, con una controscarpa in muratura, alla cui difesa provvedevano tra l'altro le numerose finestre delle casematte, il terrapieno di copertura e soprattutto la caponiera, concepita come prolungamento del fianco sud-est. Dalle casematte situate sotto la facciata era possibile accedere mediante scale alle traverse cave e al corridoio interno di comunicazione, lungo il quale si trovavano anche i due elevatori per le munizioni. Il magazzino di queste ultime era situato sotto il fianco sinistro, in una posizione cioè in cui veniva protetto dall'antistante blocco di roccia naturale, e ad esso si arrivava percorrendo un corridoio isolato. Il rifornimento di acqua avveniva mediante un acquedotto dalla cisterna del vicino forte di Monte Ricco. Secondo informazioni non verificabili, la Batteria Castello ed il forte di Monte Ricco, erano collegati da una poterna (piccola porta secondaria) oltre alla strada tuttora esistente. Ad est e ad ovest erano situate delle postazioni di artiglieria campale per completare le prestazioni della Batteria Castello e del forte di Monte Ricco. La guarnigione era composta da circa 200 uomini.
Armamento
2 cannoni da 120 mm o 150 mm a retrocarica (secondo altre fonti due obici da 210)
2 pezzi a tiro rapido per coprire il fossato