La battaglia di Longarone
9 novembre
Nonostante tutto, la ritirata della 4ª Armata non si poteva ancora considerare terminata: alcuni reparti erano infatti imbottigliati presso Erto e Longarone dalle truppe della 22ª Divisione Schützen (I Corpo, Gruppo Krauss) che erano passate per il Passo di S. Osvaldo. Alle 6 del 10 novembre la compagnia del ten. Anders riprendeva la marcia verso Longarone con un plotone ed una mitragliatrice sulla strada e gli altri plotoni e l'altra mitragliatrice sulle alture a destra della rotabile. Circa quattrocento passi prima dell'abitato puntarono le mitragliatrici contro i punti d'uscita del paese ed il ten. Anders con il s.ten. Bräuer si recarono in bici per parlamentare con il comandante italiano; si imbatterono in un ufficiale di Stato Maggiore e lo persuasero ad arrendersi, dopo averlo informato che tutte le alture circostanti erano occupate. In realtà il bluff del ten. Anders era la situazione reale, in quanto gli jäger del Württemberg erano già giunti in zona passando per la gola del Vajont, seguiti dalla divisione Schützen, dalla divisione Edelweiss e dalla Brigata Dietrich. Il Battaglione da montagna del Württemberg (magg. Sproesser) era formato da 6 compagnie (una delle quali al comando del ten. Rommel che si meritò per queste azioni la più alta onorificenza militare tedesca). Nella pratica, gli italiani non erano riusciti a far saltare in tempo l'ultimo ponte sul Vajont, quello del Colomber, che con la sua unica campata a 134 metri d'altezza deteneva all'epoca il primato di ponte più alto d'Italia. Il serg. Brückner (della 2ª Gebirgskompanie) con una disperata corsa in bicicletta riuscì a trovare la miccia già accesa ed a spegnerla. Rommel giunse in vista di Longarone (uscita del passo di S. Osvaldo) alle 11 del 9 novembre; alle 11.15 saltava in aria il ponte sul Piave ad est di Longarone e contemporaneamente giungeva la 3ª Schützen che si dispose sulle alture a sud del passo. Alle 11.45 giungeva anche la 1ª compagnia alla quale fu ordinato di guadare il fiume a sud del paese e di sbarrare la strada a valle. Alle 16, il s.ten. Schöffel ed il serg. Huber (1ª compagnia) sbarrarono totalmente la strada Longarone - Belluno e disarmarono molti reparti italiani.