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Cannone da 105/28

Inizialmente l'artiglieria pesante campale doveva essere fornita unicamente di obici, per questo fu selezionato nel 1914 il 149/12 Mod. 14 Ansaldo. Tuttavia lo Stato Maggiore si rese conto che, accanto agli obici, era opportuno fornire alla nuova specialità anche cannoni, per avere pezzi con una gittata maggiore di quella dei corrispondenti obici avversari. La stessa esigenza era stata sentita in Francia, dove erano stati sviluppati i canons lourds de campagne (cannoni pesanti da campagna), ed in particolare il Canon de 105 mm de campagne systéme Schneider, ricavato dal russo Putilov 106,7 mm M1910-2. Considerando che l'Italia era alleata della Germania il cannone fu ordinato segretamente all'Ansaldo (collegata alla Schneider) nel luglio 1914, richiedendo solo modifiche minori, di cui la più rilevante riguardava il puntamento in direzione del pezzo. La produzione del cannone 105/28 iniziò nel settembre 1914, ma esso entrò in linea solo nel settembre 1916; alla fine dell'anno erano schierati sul fronte 14 gruppi armati con questo cannone. Fu affiancato agli obici 149-A nei gruppi dell'artiglieria pesante campale, assegnata a livello di corpo d'armata. I compiti di questa branca dell'arma erano la neutralizzazione dell'artiglieria campale (divisionale) nemica (controbatteria), l'operazione contro masse e colonne di truppe nemiche, l'azione contro truppe al riparo e contro manufatti. I primi due compiti erano assegnati in linea di massima ai cannoni, mentre per gli ultimi due erano preferiti gli obici. In caso di preparazioni di artiglieria (in cui si agiva prima sulle artiglierie nemiche e successivamente sulla fanteria), l'azione della pesante campale era immediatamente successiva a quella dell'artiglieria pesante. Il 14º gruppo, armato con questi cannoni, fu inviato in Francia per operare nel 9º raggruppamento artiglieria pesante campale, inquadrato nella II Armata. Nel settembre 1918 erano in linea 426 complessi. Il munizionamento disponibile nel corso della prima guerra mondiale era su granata esplosiva Ansaldo (tre cariche), sulle granate monoblocco francesi, su granata antipersonale (shrapnel) Pancani (due cariche), su tre tipi di granata caricata a liquidi speciali (aggressivi chimici) ed infine un tipo a salve da esercitazione. La gittata con questi tipi di granata non superò gli 8000 m per tutto il periodo della guerra. Gli unici problemi trovati nell'impiego del pezzo furono un logoramento precoce dell'anima della canna e la ridotta potenza del munizionamento disponibile, contenente solo 1,3 kg di schneiderite o nitramite, che spesso rendeva difficoltosa l'osservazione del punto di impatto dei colpi.Rispetto ai corrispondenti cannoni austriaci (10,4 cm) il 105/28 aveva una gittata nettamente inferiore (circa 2 km), ma anche un peso nettamente inferiore e conseguentemente era più manovrabile. Questi difetti erano comunque nettamente compensati dalla sicurezza del pezzo, che per tutto il conflitto fece registrare solo 6 scoppi accidentali della bocca da fuoco.

Foto

Cannone da 105

Dati tecnici

Calibro: 105 mm
Peso in batteria: 2170 Kg
Lunghezza: 6,9 m
Elevazione: -5°/37°
Angolo di tiro: 14°
Peso Granata: 16,3 Kg
Gittata: 12,6 Km