Werndl Infanterie Gewehr Mod.1867/77
Seguendo l’esempio dell’Inghilterra, della Russia e della Spagna, in un primo momento gli austriaci decisero che sarebbe stato più conveniente per le casse statali, provate dalla guerra del 1866, modificare le migliaia di avancariche presenti negli arsenali in armi a retrocarica: così nacquero i fucili con sistema a blocco ribaltabile Wanzel Mod. 1867 in calibro 14x32,5R a percussione anulare. Si presentò poi Josef Werndl (1831-1889), il fondatore della rinomata e conosciutissima Österreichische Waffenfabrik Gesellschaft di Steyr, con il suo progetto, creato unitamente all’ingegner Karl Josef Holub, di arma con otturatore rotante su asse longitudinale. Le relative prove si svolsero nel poligono dell’Arsenale di Vienna: i tiratori scelti del 21° Battaglione Cacciatori dimostrarono che il progetto austriaco era capace di una precisione di tiro uguale a quella dei Rolling-Block e che poteva arrivare ad una celerità di tiro del 20% superiore. Nel 1867 viene adottato con il nome di Infanterie Gewehr Model 1867 in calibro 11,4x50R Werndl. Nel 1873 fece la sua comparsa una versione migliorata, il Mod.1873, e dal 1877, per uniformare il calibro, a 309.000 armi, tra M.1867 e M.1873, venne cambiato il calibro al fine di impiegare la nuova Patrone M.1877 o meglio conosciuta come 11,15x58R. La vita operativa di prima linea terminò con l’arrivo della armi ad otturatore scorrevole M.1886, M.1888 e M.1895, ma essi, durante la Grande Guerra, data la penuria di armamenti all’interno delle forze Austro-Ungariche, videro ancora un utilizzo massiccio.
Fonte: Ex Ordinanza