Adorni Luigi
Capitano
8° Bersaglieri
Nato il 12 novembre 1882 a Labro (Rieti)
Morto in combattimento presso Progoite l'8 giugno 1915
Decorazioni
Medaglia di Bronzo
Ricevuto incarico di portarsi colla propria compagnia ad occupare una posizione nemica, compiva
personalmente l'esplorazione del terreno, dando bell'esempio di energia e perseveranza, finché,
superata a stento una roccia, veniva colpito a morte.
Progoite, 8 giugno 1915
Note biografiche (Archivio Danilo Morell)
Luigi nasce a Labro, in provincia di Rieti. Figlio di Vittorio, garibaldino nel 1860 e nipote del
generale Adorni Ignazio. Anche Luigi seguirà le orme dei padri nelle file dell'esercito italiano.
Quale tenente aiutante maggiore in 2ª nell'11° Reggimento Bersaglieri partì il 9 ottobre 1911 per
la Libia dove verrà ferito e dove si meriterà una medaglia d'argento al valor militare:
“Ferito in combattimento mentre trasmetteva ordini, continuava nel suo servizio, dando agli
inferiori nobile esempio di coraggio e di alto sentimento del dovere, finchè la perdita del sangue
lo costrinse a ricorrere all'opera del sanitario. Messri, 23 ottobre 1911”.
Nel settembre 1912 si imbarcava una seconda volta per Zuara dove prese parte ad altri combattimenti.
Rientrato in patria sposò Darinca Mitrovich da cui ebbe una figlia ed un figlio che molto
probabilmente non conobbe mai.
Il 1° luglio 1914 viene promosso capitano e trasferito all'
8° Reggimento Bersaglieri e sarà con questo reggimento
che partirà per il fronte della prima guerra mondiale.
Il suo reggimento raggiunge Zuel, presso Cortina d'Ampezzo, il 7 giugno 1915 e subito il giorno dopo
vengono impiegati per un azione offensiva in direzione di Ponte Alto e Podestagno. L'azione non
riesce per la vivace resistenza degli austro-ungarici ed il reggimento è costretto a fermarsi a
cavaliere della Val di Fiorenza con un battaglione sulle pendici nord della Tofana ed un battaglione
sulle pendici occidentali di Col Rosà.
Tra i primi caduti del reggimento rimasti esanime sul campo di battaglia ci sarà anche Luigi alla
cui memoria gli fu conferita la medaglia di bronzo al valor militare. Il figlio che non conobbe mai
e che portava il suo stesso nome, Luigi Carlo, sarà chiamato a combattere come tenente di fanteria
nel LXXX battaglione coloniale in Africa orientale, dove si meritò una medaglia d'argento al valor
militare il 31 marzo 1941 a Adi Teclesan.
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Nato il 12 novembre 1882 a Labro (Rieti)
Morto in combattimento presso Progoite l'8 giugno 1915
Decorazioni
Medaglia di Bronzo
Ricevuto incarico di portarsi colla propria compagnia ad occupare una posizione nemica, compiva personalmente l'esplorazione del terreno, dando bell'esempio di energia e perseveranza, finché, superata a stento una roccia, veniva colpito a morte.Progoite, 8 giugno 1915
Note biografiche (Archivio Danilo Morell)
Luigi nasce a Labro, in provincia di Rieti. Figlio di Vittorio, garibaldino nel 1860 e nipote del
generale Adorni Ignazio. Anche Luigi seguirà le orme dei padri nelle file dell'esercito italiano.
Quale tenente aiutante maggiore in 2ª nell'11° Reggimento Bersaglieri partì il 9 ottobre 1911 per
la Libia dove verrà ferito e dove si meriterà una medaglia d'argento al valor militare:
“Ferito in combattimento mentre trasmetteva ordini, continuava nel suo servizio, dando agli
inferiori nobile esempio di coraggio e di alto sentimento del dovere, finchè la perdita del sangue
lo costrinse a ricorrere all'opera del sanitario. Messri, 23 ottobre 1911”.
Nel settembre 1912 si imbarcava una seconda volta per Zuara dove prese parte ad altri combattimenti.
Rientrato in patria sposò Darinca Mitrovich da cui ebbe una figlia ed un figlio che molto
probabilmente non conobbe mai.
Il 1° luglio 1914 viene promosso capitano e trasferito all'
8° Reggimento Bersaglieri e sarà con questo reggimento
che partirà per il fronte della prima guerra mondiale.
Il suo reggimento raggiunge Zuel, presso Cortina d'Ampezzo, il 7 giugno 1915 e subito il giorno dopo
vengono impiegati per un azione offensiva in direzione di Ponte Alto e Podestagno. L'azione non
riesce per la vivace resistenza degli austro-ungarici ed il reggimento è costretto a fermarsi a
cavaliere della Val di Fiorenza con un battaglione sulle pendici nord della Tofana ed un battaglione
sulle pendici occidentali di Col Rosà.
Tra i primi caduti del reggimento rimasti esanime sul campo di battaglia ci sarà anche Luigi alla
cui memoria gli fu conferita la medaglia di bronzo al valor militare. Il figlio che non conobbe mai
e che portava il suo stesso nome, Luigi Carlo, sarà chiamato a combattere come tenente di fanteria
nel LXXX battaglione coloniale in Africa orientale, dove si meritò una medaglia d'argento al valor
militare il 31 marzo 1941 a Adi Teclesan.