Albertelli Lorenzo
Soldato (matr. 3974)
7° Alpini, 96ª cp. Pieve di Cadore
Nato il 7 dicembre 1896 a Cirone (PR)
Morto il 30 luglio 1916 sul Castelletto
Note biografiche (Archivio Tonino Lucchi)
Nato il 7 dicembre 1896 a Cirone, frazione di Bosco di Corniglio – PR, da Pietro e Pioli Delfina di
professione agricoltori. L’Ufficiale di Stato Civile del comune di Corniglio ne registra la nascita
tre giorni dopo (il 10 dicembre), con atto N° 226, in cui annota un particolare curioso che oggi
farebbe sorridere: “il padre ha dichiarato che gli è nato un bambino di sesso maschile che non
presenta, tuttavia, essendosi egli altrimenti accertato della verità della nascita, dispensa il
genitore dal presentare il neonato a causa della grande distanza dalla sua abitazione".
In quei tempi di miseria, i bambini avevano un’infanzia breve e diventavano uomini in fretta per
contribuire al sostentamento delle loro povere famiglie. Lorenzo, come tanti suoi coetanei, avrà
trascorso la giovinezza alternando al lavoro di contadino periodi di emigrazione stagionale verso
la Francia o la Corsica.
Purtroppo, pochi giorni prima del suo diciannovesimo compleanno, gli arrivò la cartolina precetto e
dovette partire per il fronte; al suo piccolo paese di montagna non farà più ritorno. Ad
inneggiare alla guerra erano stati principalmente gli studenti, gli intellettuali e gli
industriali, a morire sui campi di battaglia furono soprattutto i contadini!
Dal ruolo matricolare ricaviamo poche ma essenziali notizie. Di professione contadino, non sapeva
né leggere né scrivere. Venne chiamato alle armi e arruolato nel 7° Rgt. Alpini, battaglione
Pieve di Cadore, il 23 novembre 1915. Risulta in territorio in
stato di guerra già dal 7 dicembre successivo. Al momento della morte, avvenuta il 30 luglio 1916
sul Castelletto della Tofana I, era in organico alla 96ª compagnia del 7° Rgt. Alpini.
Curiosamente, cade assieme al suo commilitone Rucci Giuseppe con il
quale condivideva, oltre al reparto, anche la data di nascita.
L’atto di morte di Lorenzo Albertelli, trasmesso dal Ministero della Guerra, venne recapitato al
comune di Corniglio, per la relativa trascrizione sui registri comunali, il 25 agosto 1916. Nel
documento si dice che Lorenzo, effettivo alla 96ª comp. del 7° Rgt. Alpini, è deceduto alle ore tre
del 30 luglio in seguito a ferita alla testa da proiettile di fucile, nella località Castelletto
della Tofana I (regione di Cortina), ed è stato sepolto al Vallone Tofana.
La dichiarazione, estratta dal registro degli atti di morte tenuto dalla 96ª compagnia, è firmata
dal comandante (capitano Carlo Rossi) e controfirmata dal soldato
Zangrando e dal tenente Luigi Verzegnassi (l’impiegato trascrive
erroneamente Terzegnassi). Il fatto che il tenente Verzegnassi controfirmi l’atto di morte avvalora
l’ipotesi che Lorenzo e Giuseppe appartenessero ad uno dei plotoni da lui comandati, ma non si hanno
riscontri certi in proposito. Rucci morì per ferita al petto. Furono sepolti uno accanto all’altro
nel piccolo cimitero di guerra del Vallone Tofana. La località suddetta, situata nelle immediate
vicinanze del fronte, era sede anche di baraccamenti e depositi dei soldati italiani.
Per la famiglia Albertelli le disgrazie non erano purtroppo finite. Il 10 settembre 1916 muore sul
Monte Pasubio un altro figlio, Aldino, classe 1895, arruolato il 12 gennaio 1915 nel 4° Rgt. Alpini
- battaglione Aosta. Poco tempo prima, durante un avvicendamento al fronte fra truppe alpine, aveva
incrociato per caso il compaesano Ferri Domenico e mosso da un triste presentimento gli aveva
detto: “Tu sei tornato da quell’inferno ma io non tornerò”. Aldino morì nell’assalto al
Coston di Lora sul Pasubio. Quel giorno il battaglione Aosta, già fortemente ridotto nell’organico,
rimase con soli ventotto uomini dei trecento andati all’assalto.
Un commilitone di Aldino (un cornigliese di cui purtroppo non siamo più in grado di fornire il
nome), in seguito chiamato a testimoniare sulla sua sorte, riferì che durante l’attacco erano poco
distanti uno dall’altro, ma ad un certo punto, giratosi, vide l’amico saltare in aria disintegrato
da una granata. La solita formula monotona e burocraticamente fredda, tipica del gergo militare di
chi compilava i fogli matricolari, magari ben lontano dal fronte, recita: “disperso nel fatto
d’armi del Coston Lora il 10 settembre 1916 - rilasciata dichiarazione di irreperibilità il 17
maggio 1917”.
Proprio nel maggio 1917 ai coniugi Albertelli nasceva un altro bambino (l’ultimo di 11 figli); lo
chiamarono Lorenzo in ricordo del figlio caduto l’anno prima sulle Tofane, ma il piccolo visse solo
sette giorni. Lorenzo e Aldino verranno ricordati tramandando i loro nomi a tanti nipoti nati
successivamente.
L'alpino Lorenzo Albertelli (Archivio Albertelli Franca)
Cirone, frazione di Bosco di Corniglio (PR)
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Nato il 7 dicembre 1896 a Cirone (PR)
Morto il 30 luglio 1916 sul Castelletto
Note biografiche (Archivio Tonino Lucchi)
Nato il 7 dicembre 1896 a Cirone, frazione di Bosco di Corniglio – PR, da Pietro e Pioli Delfina di
professione agricoltori. L’Ufficiale di Stato Civile del comune di Corniglio ne registra la nascita
tre giorni dopo (il 10 dicembre), con atto N° 226, in cui annota un particolare curioso che oggi
farebbe sorridere: “il padre ha dichiarato che gli è nato un bambino di sesso maschile che non
presenta, tuttavia, essendosi egli altrimenti accertato della verità della nascita, dispensa il
genitore dal presentare il neonato a causa della grande distanza dalla sua abitazione".
In quei tempi di miseria, i bambini avevano un’infanzia breve e diventavano uomini in fretta per
contribuire al sostentamento delle loro povere famiglie. Lorenzo, come tanti suoi coetanei, avrà
trascorso la giovinezza alternando al lavoro di contadino periodi di emigrazione stagionale verso
la Francia o la Corsica.
Purtroppo, pochi giorni prima del suo diciannovesimo compleanno, gli arrivò la cartolina precetto e
dovette partire per il fronte; al suo piccolo paese di montagna non farà più ritorno. Ad
inneggiare alla guerra erano stati principalmente gli studenti, gli intellettuali e gli
industriali, a morire sui campi di battaglia furono soprattutto i contadini!
Dal ruolo matricolare ricaviamo poche ma essenziali notizie. Di professione contadino, non sapeva
né leggere né scrivere. Venne chiamato alle armi e arruolato nel 7° Rgt. Alpini, battaglione
Pieve di Cadore, il 23 novembre 1915. Risulta in territorio in
stato di guerra già dal 7 dicembre successivo. Al momento della morte, avvenuta il 30 luglio 1916
sul Castelletto della Tofana I, era in organico alla 96ª compagnia del 7° Rgt. Alpini.
Curiosamente, cade assieme al suo commilitone Rucci Giuseppe con il
quale condivideva, oltre al reparto, anche la data di nascita.
L’atto di morte di Lorenzo Albertelli, trasmesso dal Ministero della Guerra, venne recapitato al
comune di Corniglio, per la relativa trascrizione sui registri comunali, il 25 agosto 1916. Nel
documento si dice che Lorenzo, effettivo alla 96ª comp. del 7° Rgt. Alpini, è deceduto alle ore tre
del 30 luglio in seguito a ferita alla testa da proiettile di fucile, nella località Castelletto
della Tofana I (regione di Cortina), ed è stato sepolto al Vallone Tofana.
La dichiarazione, estratta dal registro degli atti di morte tenuto dalla 96ª compagnia, è firmata
dal comandante (capitano Carlo Rossi) e controfirmata dal soldato
Zangrando e dal tenente Luigi Verzegnassi (l’impiegato trascrive
erroneamente Terzegnassi). Il fatto che il tenente Verzegnassi controfirmi l’atto di morte avvalora
l’ipotesi che Lorenzo e Giuseppe appartenessero ad uno dei plotoni da lui comandati, ma non si hanno
riscontri certi in proposito. Rucci morì per ferita al petto. Furono sepolti uno accanto all’altro
nel piccolo cimitero di guerra del Vallone Tofana. La località suddetta, situata nelle immediate
vicinanze del fronte, era sede anche di baraccamenti e depositi dei soldati italiani.
Per la famiglia Albertelli le disgrazie non erano purtroppo finite. Il 10 settembre 1916 muore sul
Monte Pasubio un altro figlio, Aldino, classe 1895, arruolato il 12 gennaio 1915 nel 4° Rgt. Alpini
- battaglione Aosta. Poco tempo prima, durante un avvicendamento al fronte fra truppe alpine, aveva
incrociato per caso il compaesano Ferri Domenico e mosso da un triste presentimento gli aveva
detto: “Tu sei tornato da quell’inferno ma io non tornerò”. Aldino morì nell’assalto al
Coston di Lora sul Pasubio. Quel giorno il battaglione Aosta, già fortemente ridotto nell’organico,
rimase con soli ventotto uomini dei trecento andati all’assalto.
Un commilitone di Aldino (un cornigliese di cui purtroppo non siamo più in grado di fornire il
nome), in seguito chiamato a testimoniare sulla sua sorte, riferì che durante l’attacco erano poco
distanti uno dall’altro, ma ad un certo punto, giratosi, vide l’amico saltare in aria disintegrato
da una granata. La solita formula monotona e burocraticamente fredda, tipica del gergo militare di
chi compilava i fogli matricolari, magari ben lontano dal fronte, recita: “disperso nel fatto
d’armi del Coston Lora il 10 settembre 1916 - rilasciata dichiarazione di irreperibilità il 17
maggio 1917”.
Proprio nel maggio 1917 ai coniugi Albertelli nasceva un altro bambino (l’ultimo di 11 figli); lo
chiamarono Lorenzo in ricordo del figlio caduto l’anno prima sulle Tofane, ma il piccolo visse solo
sette giorni. Lorenzo e Aldino verranno ricordati tramandando i loro nomi a tanti nipoti nati
successivamente.
L'alpino Lorenzo Albertelli (Archivio Albertelli Franca)
Cirone, frazione di Bosco di Corniglio (PR)