Amoretti Giuseppe
Sottotenente di complemento
92° Brigata Baslilicata
Nato a Porto Maurizio (IM)
Morto il 28 ottobre 1915 sul Monte Sief a causa di una granata
Decorazioni
Medaglia d'Argento
Di magnifico esempio ai propri dipendenti, si slanciò all'assalto di un'importante posizione
nemica. Ferito al capo, rimase al suo posto di combattimento, e, mentre incitava i propri
dipendenti ad un ultimo sforzo, venne colpito a morte da una granata.
Monte Sief, 28 ottobre 1915
Note biografiche (Archivio Danilo Morell)
Giuseppe nacque a Porto Maurizio il 1° aprile 1894 da Alcide ed Eugenia.
Studiò fino al 3° anno nella facoltà di legge della Regia Università di Torino. Nel gennaio 1915
interrompe gli studi per prestare servizio militare. Partecipa poi al corso per Allievi Ufficiali
venendo promosso sottotenente di complemento nel giugno del 1915. Ormai la guerra era scoppiata anche
sul fronte italiano e Giuseppe venne destinato al 92° reggimento fanteria della brigata Basilicata
che già si trovava in zona di guerra. Raggiunse il suo battaglione mentre erano in corso i
combattimenti per il monte Rotheck. Il 6 settembre partecipa alle azioni offensive dirette contro la
Cima dei Frugnoni, ma la resistenza degli austro-ungarici impedirà qualsiasi progresso. Il 12 ottobre
la brigata riceve il cambio e si trasferisce a Longarone per poi essere inviata sul fronte del Col di
Lana il 23 ottobre.
Il 27 ottobre iniziano gli attacchi della brigata Basilicata per la conquista del “Panettone”. Il 27
e 28 ottobre reparti del 92° tentano di impossessarsi della forte posizione, ma subiscono perdite così
gravi da dover essere ritirati dalla linea. Giuseppe verrà ferito nel pieno dei combattimenti del 28
ottobre ed una granata mise fine alla sua vita mentre i barellieri cercavano di trasportarlo al posto
di medicazione. Così scriverà alla famiglia, il 19 novembre 1915, il capitano comandante la sua
compagnia: “Un fortino austriaco impediva la nostra ulteriore avanzata, bisognava espugnarlo.
L’ardimentoso e valoroso Giuseppe si offrì di condurre all’assalto il suo plotone. Non pianga sig.
Amoretti, come un batti palpebra il prode suo figlio, avviandosi al glorioso cimento – ferito –
continuò a spronare i suoi uomini finchè cadde; fu colpito di nuovo a morte da una granata, mentre lo
trasportavano ad un posto di medicazione. Più che prezioso subalterno, il carissimo suo Giuseppe mi fu
compagno ed amico. Farò quanto dipende da me perché la sua memoria sia consacrata colla medaglia dei
valorosi”.
Giuseppe venne decorato di medaglia d’argento al valor militare alla memoria e, nel 1918, la Regia
Università di Torino gli conferì la laurea ad honorem in legge. Tra le numerose attestazioni di stima
pervenute alla famiglia anche quella del generale Luigi Segato:
“Quale comandante del IX° Corpo d’Armata, con orgoglio Italiano, potè di persona assistere agli
eroismi dei nostri bravi soldati sulle pendici insanguinate del Col di Lana, porge alla dolorante
famiglia del prode sott. Giuseppe Amoretti, ivi gloriosamente caduto, l’espressione della mia
reverente simpatia ed i suoi omaggi”.
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Nato a Porto Maurizio (IM)
Morto il 28 ottobre 1915 sul Monte Sief a causa di una granata
Decorazioni
Medaglia d'Argento
Di magnifico esempio ai propri dipendenti, si slanciò all'assalto di un'importante posizione nemica. Ferito al capo, rimase al suo posto di combattimento, e, mentre incitava i propri dipendenti ad un ultimo sforzo, venne colpito a morte da una granata.Monte Sief, 28 ottobre 1915
Note biografiche (Archivio Danilo Morell)
Giuseppe nacque a Porto Maurizio il 1° aprile 1894 da Alcide ed Eugenia.
Studiò fino al 3° anno nella facoltà di legge della Regia Università di Torino. Nel gennaio 1915
interrompe gli studi per prestare servizio militare. Partecipa poi al corso per Allievi Ufficiali
venendo promosso sottotenente di complemento nel giugno del 1915. Ormai la guerra era scoppiata anche
sul fronte italiano e Giuseppe venne destinato al 92° reggimento fanteria della brigata Basilicata
che già si trovava in zona di guerra. Raggiunse il suo battaglione mentre erano in corso i
combattimenti per il monte Rotheck. Il 6 settembre partecipa alle azioni offensive dirette contro la
Cima dei Frugnoni, ma la resistenza degli austro-ungarici impedirà qualsiasi progresso. Il 12 ottobre
la brigata riceve il cambio e si trasferisce a Longarone per poi essere inviata sul fronte del Col di
Lana il 23 ottobre.
Il 27 ottobre iniziano gli attacchi della brigata Basilicata per la conquista del “Panettone”. Il 27
e 28 ottobre reparti del 92° tentano di impossessarsi della forte posizione, ma subiscono perdite così
gravi da dover essere ritirati dalla linea. Giuseppe verrà ferito nel pieno dei combattimenti del 28
ottobre ed una granata mise fine alla sua vita mentre i barellieri cercavano di trasportarlo al posto
di medicazione. Così scriverà alla famiglia, il 19 novembre 1915, il capitano comandante la sua
compagnia: “Un fortino austriaco impediva la nostra ulteriore avanzata, bisognava espugnarlo.
L’ardimentoso e valoroso Giuseppe si offrì di condurre all’assalto il suo plotone. Non pianga sig.
Amoretti, come un batti palpebra il prode suo figlio, avviandosi al glorioso cimento – ferito –
continuò a spronare i suoi uomini finchè cadde; fu colpito di nuovo a morte da una granata, mentre lo
trasportavano ad un posto di medicazione. Più che prezioso subalterno, il carissimo suo Giuseppe mi fu
compagno ed amico. Farò quanto dipende da me perché la sua memoria sia consacrata colla medaglia dei
valorosi”.
Giuseppe venne decorato di medaglia d’argento al valor militare alla memoria e, nel 1918, la Regia
Università di Torino gli conferì la laurea ad honorem in legge. Tra le numerose attestazioni di stima
pervenute alla famiglia anche quella del generale Luigi Segato:
“Quale comandante del IX° Corpo d’Armata, con orgoglio Italiano, potè di persona assistere agli
eroismi dei nostri bravi soldati sulle pendici insanguinate del Col di Lana, porge alla dolorante
famiglia del prode sott. Giuseppe Amoretti, ivi gloriosamente caduto, l’espressione della mia
reverente simpatia ed i suoi omaggi”.