Baldacci Paris
Sergente
52° Brigata Alpi
Nato il 5 giugno 1897 a Colombella (PG)
Morto il 22 novembre 1917 sul Monfenera
Note biografiche (Archivio Franco Licini)
Paris Baldacci Nasce a Colombella, in provincia di Perugia, il 21 giugno del 1897 da Ciro e Cesira
Ottaviani. A Gubbio consegue la licenza tecnica e subito dopo lo scoppio della guerra, il 5 giugno
del 1915, si reca a Perugia per arruolarsi volontario nel 51° reggimento della brigata Alpi. Un mese
più tardi, col grado di sergente, è assegnato al 52° reggimento e viene inviato al fronte sul Col
di Lana. Non appena giunto, aggregato al IV battaglione, partecipa all'attacco verso gli avamposti
sul costone di Agai presidiati dagli Jäger bavaresi. Il 9 luglio l'avanzata riprende ed i fanti
della brigata Alpi puntano verso la cima del Col di Lana, ma raggiunto il vallone sotto il Costone
Castello, sono accolti dal fuoco incrociato delle mitragliatrici. Il sergente Baldacci viene ferito
ad un piede ed è trasportato al più vicino posto di medicazione. Constatata la gravità della
lesione, lo ricoverano all'ospedaletto di Andraz. Non ancora completamente guarito, chiede comunque
di tornare a combattere. Trasferito prima al 60° e quindi al 59° fanteria della brigata Calabria,
nel 1916 è promosso sul campo aspirante ufficiale. Combatte sul Colbricon ed in Val Travignolo
riportando varie ferite alla testa ed alle mani, sempre rifiutandosi di essere ricoverato
all'ospedale. Nello stesso anno, avendo saputo dimostrare sprezzo del pericolo ed elevata attitudine
al comando, ottiene la promozione a sottotenente e quindi a tenente. Dopo la ritirata di Caporetto
è sul Monfenera, sulla linea di difesa alle spalle del paese di Alano di Piave, dove, il 22 novembre
del 1917, cade valorosamente meritando la medaglia d'argento in quanto:
"Comandante di un reparto di zappatori, si spingeva all'attacco di una posizione nemica sotto un
violento fuoco di fucileria e mitragliatrici, dimostrando slancio e coraggio mirabili e
raggiungendo per primo la posizione stessa, sulla quale cadde gloriosamente, colpito a morte". -
Monte Monfenera, 22 novembre 1917.
A Colombella, in via delle Marche, il suo nome è scolpito sulla facciata principale del monumento
ai caduti che il paese ha voluto dedicare "ai figli gloriosi caduti per la Patria".
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Nato il 5 giugno 1897 a Colombella (PG)
Morto il 22 novembre 1917 sul Monfenera
Note biografiche (Archivio Franco Licini)
Paris Baldacci Nasce a Colombella, in provincia di Perugia, il 21 giugno del 1897 da Ciro e Cesira
Ottaviani. A Gubbio consegue la licenza tecnica e subito dopo lo scoppio della guerra, il 5 giugno
del 1915, si reca a Perugia per arruolarsi volontario nel 51° reggimento della brigata Alpi. Un mese
più tardi, col grado di sergente, è assegnato al 52° reggimento e viene inviato al fronte sul Col
di Lana. Non appena giunto, aggregato al IV battaglione, partecipa all'attacco verso gli avamposti
sul costone di Agai presidiati dagli Jäger bavaresi. Il 9 luglio l'avanzata riprende ed i fanti
della brigata Alpi puntano verso la cima del Col di Lana, ma raggiunto il vallone sotto il Costone
Castello, sono accolti dal fuoco incrociato delle mitragliatrici. Il sergente Baldacci viene ferito
ad un piede ed è trasportato al più vicino posto di medicazione. Constatata la gravità della
lesione, lo ricoverano all'ospedaletto di Andraz. Non ancora completamente guarito, chiede comunque
di tornare a combattere. Trasferito prima al 60° e quindi al 59° fanteria della brigata Calabria,
nel 1916 è promosso sul campo aspirante ufficiale. Combatte sul Colbricon ed in Val Travignolo
riportando varie ferite alla testa ed alle mani, sempre rifiutandosi di essere ricoverato
all'ospedale. Nello stesso anno, avendo saputo dimostrare sprezzo del pericolo ed elevata attitudine
al comando, ottiene la promozione a sottotenente e quindi a tenente. Dopo la ritirata di Caporetto
è sul Monfenera, sulla linea di difesa alle spalle del paese di Alano di Piave, dove, il 22 novembre
del 1917, cade valorosamente meritando la medaglia d'argento in quanto:
"Comandante di un reparto di zappatori, si spingeva all'attacco di una posizione nemica sotto un
violento fuoco di fucileria e mitragliatrici, dimostrando slancio e coraggio mirabili e
raggiungendo per primo la posizione stessa, sulla quale cadde gloriosamente, colpito a morte". -
Monte Monfenera, 22 novembre 1917.
A Colombella, in via delle Marche, il suo nome è scolpito sulla facciata principale del monumento
ai caduti che il paese ha voluto dedicare "ai figli gloriosi caduti per la Patria".