Barbiconi Alberto
Caporale
9ª / 45° Brigata Reggio
Nato il 2 marzo 1887 a Roma
Morto in combattimento il 2 agosto 1915 sulle Tofane
Note biografiche (Archivio Danilo Morell)
Alberto nacque a Roma il 2 marzo 1887 da Camillo e Rosalia Cortonesi.
Si sposò con Amelia Paradisi.
Con lo scoppio della Grande Guerra partì per il fronte aggregato alla 9ª compagnia del 45°
Reggimento Fanteria Brigata Reggio.
Raggiunse il fronte del Cadore dove la Reggio si trovava dislocata tra Perarolo e Tai di Cadore
alle dipendenze della 17ª Divisione.
Nei primi giorni di giugno 1915 la brigata si spinse per la Val Costeana fino a raggiungere il
Passo Falzarego. Il 13 giugno 1915 cominciò l’offensiva, insieme ad altre truppe della divisione,
diretta ad impossessarsi delle posizioni austro-ungariche tra la testata della Val Travenanzes e
la Valparola. La conformità del terreno e la forte reazione austro-ungarica impedirono qualsiasi
tentativo di avanzata.
L’azione riprese l’11 luglio e reparti del 45° Fanteria, assieme con gli alpini del battaglione
Belluno, riuscirono ad impadronirsi del Col dei Bos e, nel
pomeriggio del 13 luglio, occuparono di sorpresa anche la Cima Falzarego.
Contrattaccati da reparti austro-ungarici furono costretti ad aggrapparsi poco sotto la vetta e
si mantennero in tali posizioni. Il 19 luglio occuparono la Forcella Bos ed il rifugio Tofana,
alla testata della Val Travenanzes.
Il 30 luglio ripresero le operazioni che portarono all’occupazione della Forcella Tofana.
Proprio su quella forcella, il 2 agosto 1915, Alberto cadrà ferito in più parti del corpo da
colpi d’arma da fuoco che non gli lasciarono scampo.
Venne sepolto a Forcella Tofana.
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Nato il 2 marzo 1887 a Roma
Morto in combattimento il 2 agosto 1915 sulle Tofane
Note biografiche (Archivio Danilo Morell)
Alberto nacque a Roma il 2 marzo 1887 da Camillo e Rosalia Cortonesi.
Si sposò con Amelia Paradisi.
Con lo scoppio della Grande Guerra partì per il fronte aggregato alla 9ª compagnia del 45°
Reggimento Fanteria Brigata Reggio.
Raggiunse il fronte del Cadore dove la Reggio si trovava dislocata tra Perarolo e Tai di Cadore
alle dipendenze della 17ª Divisione.
Nei primi giorni di giugno 1915 la brigata si spinse per la Val Costeana fino a raggiungere il
Passo Falzarego. Il 13 giugno 1915 cominciò l’offensiva, insieme ad altre truppe della divisione,
diretta ad impossessarsi delle posizioni austro-ungariche tra la testata della Val Travenanzes e
la Valparola. La conformità del terreno e la forte reazione austro-ungarica impedirono qualsiasi
tentativo di avanzata.
L’azione riprese l’11 luglio e reparti del 45° Fanteria, assieme con gli alpini del battaglione
Belluno, riuscirono ad impadronirsi del Col dei Bos e, nel
pomeriggio del 13 luglio, occuparono di sorpresa anche la Cima Falzarego.
Contrattaccati da reparti austro-ungarici furono costretti ad aggrapparsi poco sotto la vetta e
si mantennero in tali posizioni. Il 19 luglio occuparono la Forcella Bos ed il rifugio Tofana,
alla testata della Val Travenanzes.
Il 30 luglio ripresero le operazioni che portarono all’occupazione della Forcella Tofana.
Proprio su quella forcella, il 2 agosto 1915, Alberto cadrà ferito in più parti del corpo da
colpi d’arma da fuoco che non gli lasciarono scampo.
Venne sepolto a Forcella Tofana.