Bellei Francesco
Sottotenente di complemento
56° Brigata Marche
Nato l'8 settembre 1894 a Bologna
Morto il 14 agosto 1915 in zona Rio Fiscalino
Decorazioni
Medaglia d'Argento
Comandante di un plotone, sprezzante di ogni pericolo, si slanciņ arditamente all'assalto.
Ferito gravemente mentre attraversava il reticolato di filo di ferro dinanzi alla posizione
avversaria, continuņ con la parola ad incitare i propri dipendenti. Poco dopo spiro.
Bacher Bach, 14 agosto 1915
Note biografiche (Archivio Danilo Morell)
Francesco nacque a Bologna l'8 settembre 1894 da Michele, tenente colonnello comandante del
distretto di Sacile, e Maria Mignani.
Con lo scoppio della prima guerra mondiale parti subito per il fronte quale sottotenente di
complemento nella 12a compagnia del 56° Reggimento Fanteria Brigata Marche.
Raggiunse il fronte del Cadore dove il suo reggimento compi il primo balzo in avanti sulla fronte
Forca-Tre Croci-lembo orientale del Piano della Bigontina. La brigata poi sosto per tutto il giugno
eseguendo lavori di rafforzamento e spingendo ricognizioni nella zona di Val Rimbianco, Val Popena
Bassa e in Val Grande.
Nella meta di luglio la Marche attacco le ben munite posizioni austro-ungariche. Il 55° tento di
avanzare sul Monte Piana mentre il 56° in Val Rimbianco riusci a portarsi quasi alla confluenza con
la Rienz. Vari tentativi vennero rinnovati fino al 20 luglio ma sempre con dolorose perdite. La
brigata ebbe quasi 800 uomini fuori combattimento, fra i quali 87 morti di cui 8 ufficiali.
La Brigata venne ritirata per potersi riordinare e riposare e rientro in linea in agosto con l'ordine
di agire offensivamente ai piani di Lavaredo, Cengia, Monte Paterno e Oberbacher per impadronirsi del
valico di Toblinger Riedel e interrompere cosi le comunicazioni dirette fra gli sbarramenti di Landro
e Sexten. Il 14 agosto 1915, in un azione nell'alto Bacher Bach, Francesco venne completamente
dilaniato sul fianco sinistro dall'esplosione di una bomba a mano che non gli lascio scampo.
Cosi ne dette comunicazione alla famiglia il Capitano comandante la sua compagnia:
"Il giorno 14 agosto scorso la mia compagnia, di cui faceva parte suo figlio, ebbe il mandato di
avanzare nel vallone del Bacher Bach per impossessarsi di una posizione tenuta dal nemico all'altezza
del Oberbacher. L'avanzata allo scopo di evitare spargimento di sangue fu fatta di notte; ed infatti
la compagnia giunse a circa 40 metri dalla posizione avanzata, senza subire perdite alcune. A questa
distanza io, personalmente, ho dato il segnale dell'assalto. Fu precisamente durante tale assalto che
il suo diletto figlio, guidando eroicamente il suo plotone, cadde colpito al fianco da proiettile
avversario. La posizione venne conquistata con raccolta di un discreto bottino. Noi tutti abbiamo
pianto, con orgoglio, la perdita del suo figliolo. La Patria, a sua volta, sara grata e riconoscente
ai caduti che col sacrificio della vita resero possibile il raggiungimento d'uno dei piu santi
ideali. Suo figlio ora giace ai piedi della posizione conquistata. Sulla sua tomba s'erge una croce
di legno che, fra giorni, sara sostituita, a cura di tutto il corpo degli ufficiali del reggimento,
da un ricordo in marmo; io, inoltre, l'ho proposto per la ricompensa della medaglia d'argento al
valor militare".
Francesco venne sepolto nel cimitero di Oberbacher e alla sua memoria venne effettivamente concessa
la medaglia d'argento al valor militare.
Il suo nome e ricordato nel lapidario della Basilica di Santo Stefano di Bologna.
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Nato l'8 settembre 1894 a Bologna
Morto il 14 agosto 1915 in zona Rio Fiscalino
Decorazioni
Medaglia d'Argento
Comandante di un plotone, sprezzante di ogni pericolo, si slanciņ arditamente all'assalto. Ferito gravemente mentre attraversava il reticolato di filo di ferro dinanzi alla posizione avversaria, continuņ con la parola ad incitare i propri dipendenti. Poco dopo spiro.Bacher Bach, 14 agosto 1915
Note biografiche (Archivio Danilo Morell)
Francesco nacque a Bologna l'8 settembre 1894 da Michele, tenente colonnello comandante del
distretto di Sacile, e Maria Mignani.
Con lo scoppio della prima guerra mondiale parti subito per il fronte quale sottotenente di
complemento nella 12a compagnia del 56° Reggimento Fanteria Brigata Marche.
Raggiunse il fronte del Cadore dove il suo reggimento compi il primo balzo in avanti sulla fronte
Forca-Tre Croci-lembo orientale del Piano della Bigontina. La brigata poi sosto per tutto il giugno
eseguendo lavori di rafforzamento e spingendo ricognizioni nella zona di Val Rimbianco, Val Popena
Bassa e in Val Grande.
Nella meta di luglio la Marche attacco le ben munite posizioni austro-ungariche. Il 55° tento di
avanzare sul Monte Piana mentre il 56° in Val Rimbianco riusci a portarsi quasi alla confluenza con
la Rienz. Vari tentativi vennero rinnovati fino al 20 luglio ma sempre con dolorose perdite. La
brigata ebbe quasi 800 uomini fuori combattimento, fra i quali 87 morti di cui 8 ufficiali.
La Brigata venne ritirata per potersi riordinare e riposare e rientro in linea in agosto con l'ordine
di agire offensivamente ai piani di Lavaredo, Cengia, Monte Paterno e Oberbacher per impadronirsi del
valico di Toblinger Riedel e interrompere cosi le comunicazioni dirette fra gli sbarramenti di Landro
e Sexten. Il 14 agosto 1915, in un azione nell'alto Bacher Bach, Francesco venne completamente
dilaniato sul fianco sinistro dall'esplosione di una bomba a mano che non gli lascio scampo.
Cosi ne dette comunicazione alla famiglia il Capitano comandante la sua compagnia:
"Il giorno 14 agosto scorso la mia compagnia, di cui faceva parte suo figlio, ebbe il mandato di
avanzare nel vallone del Bacher Bach per impossessarsi di una posizione tenuta dal nemico all'altezza
del Oberbacher. L'avanzata allo scopo di evitare spargimento di sangue fu fatta di notte; ed infatti
la compagnia giunse a circa 40 metri dalla posizione avanzata, senza subire perdite alcune. A questa
distanza io, personalmente, ho dato il segnale dell'assalto. Fu precisamente durante tale assalto che
il suo diletto figlio, guidando eroicamente il suo plotone, cadde colpito al fianco da proiettile
avversario. La posizione venne conquistata con raccolta di un discreto bottino. Noi tutti abbiamo
pianto, con orgoglio, la perdita del suo figliolo. La Patria, a sua volta, sara grata e riconoscente
ai caduti che col sacrificio della vita resero possibile il raggiungimento d'uno dei piu santi
ideali. Suo figlio ora giace ai piedi della posizione conquistata. Sulla sua tomba s'erge una croce
di legno che, fra giorni, sara sostituita, a cura di tutto il corpo degli ufficiali del reggimento,
da un ricordo in marmo; io, inoltre, l'ho proposto per la ricompensa della medaglia d'argento al
valor militare".
Francesco venne sepolto nel cimitero di Oberbacher e alla sua memoria venne effettivamente concessa
la medaglia d'argento al valor militare.
Il suo nome e ricordato nel lapidario della Basilica di Santo Stefano di Bologna.