Nazione De Ruschi Angelo Battista

Grado Sottotenente

Mostrina  24° Brigata Como

Ritratto

Nato il 7 settembre 1895 a Milano

Morto il 27 agosto 1917 a Testen (Altipiano della Bainsizza)

Note biografiche (Archivio Franco Licini)

Prima della guerra

A Milano, il 7 settembre del 1895, la signora Teresa Maestri mette al mondo Angelo Battista, figlio del ragionier Paolo Innocente De Ruschi. Fin dall’infanzia il ragazzo unisce al suo innato buon carattere un pronto intelletto, ed appena compiute le scuole medie si mostra particolarmente appassionato per la matematica. Dando però ascolto al consiglio dei genitori, che non reputano la “pura scienza dei numeri” in grado di assicurare al loro figliolo un buon avvenire, Angelo rinuncia alle proprie aspirazioni ed accetta di iscriversi al Regio Istituto Carlo Cattaneo di Milano dove, nel 1914 ottiene, come suo padre, il diploma di ragioniere.

La Grande Guerra

Quando scoppia la guerra italo-austriaca Angelo decide di offrire il proprio contributo alla Patria e nel gennaio del 1915 si arruola come volontario nel 68° reggimento di fanteria. La riluttanza di sua madre è mitigata dal fatto che la brigata Palermo è di stanza a Milano e la caserma dove suo figlio va a prestare servizio è proprio lì, non distante da casa, ma il conforto dura poco perché Angelo viene inviato ben presto a Modena per seguire il corso ufficiali di complemento. A luglio, ottenuto il grado di sottotenente, è destinato a Novara dov’è inquadrato nel 24° fanteria della brigata Como.
Ha appena il tempo di recarsi a casa per una breve licenza perché il 15 agosto deve partire per il Cadore per raggiungere, al fronte, il suo reggimento. La guerra è già in pieno svolgimento e proprio in quei giorni i fanti della 12ª compagnia, alla quale egli stesso è stato assegnato, sono impegnati in sanguinosi assalti ad alcune postazioni austriache verso il rifugio Tofana. Seguendo le sorti del suo Reggimento, il 21 ottobre si trova in Val Grande per avanzare nella Valle del Rio Felizon riuscendo, in fine, ad occuparne la testata. Nella notte sul 23 i fanti del 24° arrivano in prossimità dei reticolati nemici del Forame ma non riescono a superarli. Assieme ad un battaglione di bersaglieri ritentano l’attacco nelle giornate del 26 e del 27 ma la sorpresa fallisce e l’assalto viene nuovanemte sventato.

Promosso tenente e quindi capitano, il 12 luglio del 1917 Angelo De Rusci passa al 276° reggimento della neo costituita Brigata Belluno. “Nulla mi disturba. – scrive nel suo diario – Mia madre sta bene. Mi sento felice. Non so invero cosa succeda in me, e se sia questo il fine dei miei giorni. Sono destinato a mettere i tre colori sul Monte. Non morrò. Andrò anch’io lassù coi miei bravi e buoni soldati e se morirò sarò ben lieto di dare la vita per la mia Patria diletta”.
Il 27 agosto del 1917, all’indomani della conquista del Monte Santo, sul conteso altipiano della Bainsizza nei pressi di Testen, mentre alla testa della sua compagnia si lancia all’attacco, una pallottola lo colpisce mortalmente in fronte. Gli sarà concessa una medaglia di bronzo al valore perché: “Dopo aver dato, in due giorni di combattimento, delle prove di calma e di sprezzo del pericolo, e nel lanciarsi all’assalto, incitando i suoi, cadeva colpito a morte”. Testen (Altipiano di Bainsizza), 26-27 agosto 1917.