Del Mancino Amos
Colonnello
51° Brigata Alpi
Nato il 21 Settembre 1862 a Campiglia Marittima (LI)
Morto nel 1928 a Campiglia Marittima (LI)
Note biografiche (Archivio Danilo Morell)
Nasce il 21 Settembre 1862 a Campiglia Marittima, nel Livornese.
Compie la carriera militare e già nel 1882 è ufficiale di fanteria ottenendo la promozione a
capitano nel dicembre 1891. Nel 1905 è trasferito a Palermo al 34° Reggimento Fanteria della
brigata Livorno.
Promosso Maggiore nel dicembre 1905, ritorna nella sua Livorno, destinato al 10° Reggimento
Fanteria Brigata Regina.
Nel 1908 partecipa all'opera di soccorso ai terremotati di Messina guadagnandosi una medaglia
d'argento.
Promosso Tenente Colonnello nel 1910 è destinato al 21° Reggimento Fanteria Brigata Cremona con
la quale partecipa alla campagna di Libia del 1913-1914.
Promosso Colonnello, nel 1915 assume il comando del 51° Reggimento Fanteria Brigata Alpi che
reggerà fino al 3 novembre 1915. Verrà valutato negativamente per la sua opera sul Col di Lana
forse per l'eccessiva tutela dei suoi soldati di fronte agli ordini dei Comandi Superiori. Ritenuto
comunque idoneo per il comando di una Brigata, il 10 novembre assume il comando della Brigata
Perugia, comando che mantiene fino al 18 settembre 1916 data in cui viene ferito gravemente durante
i sanguinosi attacchi alle linee austriache del Monte Zebio, sull'Altopiano dei Sette Comuni. Con
questa brigata si guadagnerà una medaglia di bronzo sul Carso nel novembre 1915 ed una d'argento
in occasione del ferimento.
Promosso Maggior Generale ottenne il comando della Brigata Taro nell'ottobre 1916, comando che
manterrà fino al 14 aprile 1917. Il 16 aprile 1917 assume il comando della 25ª Divisione ancora
nel settore del Monte Zebio dove combatte la battaglia difensiva dell'estate 1917. Venne esonerato
l'8 luglio 1917 dal trio di generali Negri, Ferrari, Mambretti per il fallimento dell'azione di
sfondamento e per non aver riferito dell'uccisione sulla linea del comandante del I/151° Fanteria
Magg. Marchese da parte di uomini e ufficiali della Sassari (episodio raccontato anche da Lussu in
"Un anno sull'Altipiano" e nel film "Uomini Contro" di Rosi). Contribuì al suo allontanamento anche
la cattiva prova del 112° Reggimento Fanteria della Piacenza.
Trasferito nell'interno, venne messo al comando del presidio di Mestre e poi al comando del campo
di istruzione di Padula (Salerno). Congedato nel 1918, venne promosso Generale di Divisione nel
1923.
Morirà nel suo paese natale nel 1928.
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Nato il 21 Settembre 1862 a Campiglia Marittima (LI)
Morto nel 1928 a Campiglia Marittima (LI)
Note biografiche (Archivio Danilo Morell)
Nasce il 21 Settembre 1862 a Campiglia Marittima, nel Livornese.
Compie la carriera militare e già nel 1882 è ufficiale di fanteria ottenendo la promozione a
capitano nel dicembre 1891. Nel 1905 è trasferito a Palermo al 34° Reggimento Fanteria della
brigata Livorno.
Promosso Maggiore nel dicembre 1905, ritorna nella sua Livorno, destinato al 10° Reggimento
Fanteria Brigata Regina.
Nel 1908 partecipa all'opera di soccorso ai terremotati di Messina guadagnandosi una medaglia
d'argento.
Promosso Tenente Colonnello nel 1910 è destinato al 21° Reggimento Fanteria Brigata Cremona con
la quale partecipa alla campagna di Libia del 1913-1914.
Promosso Colonnello, nel 1915 assume il comando del 51° Reggimento Fanteria Brigata Alpi che
reggerà fino al 3 novembre 1915. Verrà valutato negativamente per la sua opera sul Col di Lana
forse per l'eccessiva tutela dei suoi soldati di fronte agli ordini dei Comandi Superiori. Ritenuto
comunque idoneo per il comando di una Brigata, il 10 novembre assume il comando della Brigata
Perugia, comando che mantiene fino al 18 settembre 1916 data in cui viene ferito gravemente durante
i sanguinosi attacchi alle linee austriache del Monte Zebio, sull'Altopiano dei Sette Comuni. Con
questa brigata si guadagnerà una medaglia di bronzo sul Carso nel novembre 1915 ed una d'argento
in occasione del ferimento.
Promosso Maggior Generale ottenne il comando della Brigata Taro nell'ottobre 1916, comando che
manterrà fino al 14 aprile 1917. Il 16 aprile 1917 assume il comando della 25ª Divisione ancora
nel settore del Monte Zebio dove combatte la battaglia difensiva dell'estate 1917. Venne esonerato
l'8 luglio 1917 dal trio di generali Negri, Ferrari, Mambretti per il fallimento dell'azione di
sfondamento e per non aver riferito dell'uccisione sulla linea del comandante del I/151° Fanteria
Magg. Marchese da parte di uomini e ufficiali della Sassari (episodio raccontato anche da Lussu in
"Un anno sull'Altipiano" e nel film "Uomini Contro" di Rosi). Contribuì al suo allontanamento anche
la cattiva prova del 112° Reggimento Fanteria della Piacenza.
Trasferito nell'interno, venne messo al comando del presidio di Mestre e poi al comando del campo
di istruzione di Padula (Salerno). Congedato nel 1918, venne promosso Generale di Divisione nel
1923.
Morirà nel suo paese natale nel 1928.