Gazzola Virginio Felice
Soldato
2ª / 23° Brigata Como
Nato il 14 dicembre 1895 a Ospedaletto Lodigiano (LO)
Morto il 20 giugno 1916 sulla Croda dell'Ancona
Note biografiche (Archivio Claudio Provana)
Virginio Felice Gazzola naque al n°106 di via Grande ad Ospedalletto Lodigiano il 14 dicembre 1895;
era figlio di Giuseppe di professione Pizzicagnolo e Giuseppina Cremaschi.
Virginio nel 1915 fu arruolato dal distretto di Lodi con il n°742 di matricola ed assegnato alla
2ª compagnia del 23° fanteria brigata Como in Novara. In seguito fu inviato al fronte nella zona
dolomitica del Cadore qui nel 1915 la Brigata Como occupa Cortina e succesivamente operò nel settore
del monte Piana e monte Cristallo ottenendo con brillanti colpi di mano il controllo di alcuni punti
strategici come il mote Cristallino e la cresta Bianca.
Nel 1916 ad una linea del fronte ormai definita la velleità di conquista del Regio Esercito non
cambiava; a fine marzo la 12ª compagnia del 23° fanteria espugna il monte Fumo ma questo brillante
successo qualche mese dopo è adombrato dai terribili ed inconcludenti combattimenti iniziati a metà
giugno per la conquista della croda dell’Ancona. Qui il giorno 20 Virginio perderà la vita per una
ferita da scheggia di granata al capo.
I suoi resti riposano nel loculo 2218 al Sacrario di Pocol.
Virginio Gazzola
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Nato il 14 dicembre 1895 a Ospedaletto Lodigiano (LO)
Morto il 20 giugno 1916 sulla Croda dell'Ancona
Note biografiche (Archivio Claudio Provana)
Virginio Felice Gazzola naque al n°106 di via Grande ad Ospedalletto Lodigiano il 14 dicembre 1895;
era figlio di Giuseppe di professione Pizzicagnolo e Giuseppina Cremaschi.
Virginio nel 1915 fu arruolato dal distretto di Lodi con il n°742 di matricola ed assegnato alla
2ª compagnia del 23° fanteria brigata Como in Novara. In seguito fu inviato al fronte nella zona
dolomitica del Cadore qui nel 1915 la Brigata Como occupa Cortina e succesivamente operò nel settore
del monte Piana e monte Cristallo ottenendo con brillanti colpi di mano il controllo di alcuni punti
strategici come il mote Cristallino e la cresta Bianca.
Nel 1916 ad una linea del fronte ormai definita la velleità di conquista del Regio Esercito non
cambiava; a fine marzo la 12ª compagnia del 23° fanteria espugna il monte Fumo ma questo brillante
successo qualche mese dopo è adombrato dai terribili ed inconcludenti combattimenti iniziati a metà
giugno per la conquista della croda dell’Ancona. Qui il giorno 20 Virginio perderà la vita per una
ferita da scheggia di granata al capo.
I suoi resti riposano nel loculo 2218 al Sacrario di Pocol.