Mezzetti Ottorino
Maggiore
59° Brigata Calabria
Nato il 31 novembre 1887 a Roma
Morto il 29 settembre 1962 ad Arezzo
Decorazioni
Medaglia di Bronzo
Con slancio ed energia guidava la sua compagnia all'attacco delle trincee nemiche sotto
l'intenso fuoco dell'artiglieria e delle mitragliatrici avversarie, cooperando
efficacemente al buon andamento dell'azione.
Col di Lana, 9 luglio 1915
Note biografiche (Archivio Franco Licini)
Figlio di Luigi ed Elvira Perfetti, all'età di dodici anni Ottorino viene iscritto al Collegio
militare di Roma passando poi, nel 1895, alla Scuola militare.
Dal 1885 l'immenso territorio africano chiamato Stato indipendente del Congo apparteneva, quasi
fosse un possedimento personale, al Re Leopoldo II del Belgio. Ciò nonostante, grazie alla
massiccia presenza in Congo di funzionari di origine italiana, alla fine dell'Ottocento le autorità
locali chiesero al nostro governo di impiegare per tre anni, come addestratori del proprio
esercito, ufficiali italiani in servizio attivo in cambio di alcune consistenti concessioni che
sarebbero state rilasciate ai coloni. Vittorio Emanuele III accettò la proposta.
Nel marzo del 1903 il sottotenente Ottorino Mezzetti è inviato in Congo per partecipare, assieme
ad altri ufficiali italiani, all'organizzazione dell'esercito locale. Quella sua prima esperienza
coloniale durerà fino al 1906.
Rientrato in Patria, reduce dall'aver frequentato la Scuola di guerra, tra il 1911 e il 1912 viene
inviato in Libia per prendere parte al conflitto italo-turco.
In seguito ricorderà le vicende di quella guerra scrivendo un piacevole libro intitolato "Guerra in
Libia - Esperienze e ricordi" che sarà pubblicato nel 1934. Discostandosi dall'opinione dei
contemporanei, nei suoi scritti Mezzetti esprimerà apprezzamento e stima per il valore dei
combattenti arabi.
Allo scoppio della prima guerra mondiale, col grado di maggiore, assume il comando del I
battaglione del 59° reggimento di fanteria (brigata "Calabria"). Partito da Roma il 15 maggio del
1915, il 25 si trova acquartierato nei pressi di Agordo, in Val Cordevole, alle dipendenze della
17ª divisione.
Da lì si muove alla volta del castello di Andraz, poco sotto il Passo Falzarego, per giungere
infine alle pendici del Col di Lana. Su quel fronte Mezzetti sarà impegnato nelle aspre lotte per
la conquista delle posizioni nemiche sino alla fatale esplosione della mina che farà da preludio
all'occupazione del Col di Lana. Il 17 aprile del 1916 impartisce lui stesso l'ordine di attivare
i detonatori.
Qualche giorno prima, il 2 aprile, gli era giunta la nomina a Cavaliere dell'Ordine della Corona
d'Italia.
Dalla regione del Col di Lana il battaglione di Mezzetti viene spostato al nuovo fronte del Monte
Colbricon nei pressi del Passo Rolle dove combatte per alcuni mesi nell'inutile tentativo di
sfondare le linee nemiche verso la Val di Fiemme.
Dopo la rotta di Caporetto la brigata "Calabria" si concentra sulla linea del Piave tra il
Monfenera e il Monte Tomba concorrendo infine, durante la battaglia di Vittorio Veneto, agli
attacchi sull'Asolone.
Il 28 dicembre del 1919 Ottorino Mezzetti riceve la nomina a Cavaliere ufficiale dell'Ordine della
Corona d'Italia.
Successivamente, nel novembre del 1924, durante l'occupazione della Tripolitania, alla testa della
sua colonna Mezzetti occupa la città di Sirte. Il 6 settembre del 1927, nel commemorare le
operazioni estive svoltesi sul Gebel, ha modo di inneggiare al governo della colonia, all'esercito,
al re e all'Italia, senza però pronunciare nemmeno una parola per il duce, dimostrando così il suo
dissenso per il regime.
Per le sue innegabili, grandi capacità, nel settembre del 1937 Mezzetti viene comunque promosso
Generale di corpo d'armata senza però essere mai impiegato nelle operazioni belliche della seconda
guerra mondiale. Viene invece relegato per alcuni mesi, tra il 1927 e il 1928, alle funzioni di
governatore dell'Asmara.
Il 25 marzo del 1939 è eletto Senatore e dal 17 aprile dello stesso anno al 5 agosto del 1943 entra
a far parte della Commissione d'affari dell'Africa italiana.
Il suo medagliere si compone dalla medaglia col motto "Libia", dalla Croce d'oro per anzianità di
servizio, quattro Medaglie d'argento al valore militare, tre Croci al merito di guerra, dalla
Medaglia commemorativa della guerra 1915-1918, da quella interalleata della Vittoria, da tre
Distintivi d'onore per i feriti di guerra, dalla Medaglia d'argento al merito di lungo comando di
reparto e da quella mauriziana al merito militare di dieci lustri.
Il Generale Ottorino Mezzetti muore ad Arezzo il 29 settembre del 1962.
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Nato il 31 novembre 1887 a Roma
Morto il 29 settembre 1962 ad Arezzo
Decorazioni
Medaglia di Bronzo
Con slancio ed energia guidava la sua compagnia all'attacco delle trincee nemiche sotto l'intenso fuoco dell'artiglieria e delle mitragliatrici avversarie, cooperando efficacemente al buon andamento dell'azione.Col di Lana, 9 luglio 1915
Note biografiche (Archivio Franco Licini)
Figlio di Luigi ed Elvira Perfetti, all'età di dodici anni Ottorino viene iscritto al Collegio
militare di Roma passando poi, nel 1895, alla Scuola militare.
Dal 1885 l'immenso territorio africano chiamato Stato indipendente del Congo apparteneva, quasi
fosse un possedimento personale, al Re Leopoldo II del Belgio. Ciò nonostante, grazie alla
massiccia presenza in Congo di funzionari di origine italiana, alla fine dell'Ottocento le autorità
locali chiesero al nostro governo di impiegare per tre anni, come addestratori del proprio
esercito, ufficiali italiani in servizio attivo in cambio di alcune consistenti concessioni che
sarebbero state rilasciate ai coloni. Vittorio Emanuele III accettò la proposta.
Nel marzo del 1903 il sottotenente Ottorino Mezzetti è inviato in Congo per partecipare, assieme
ad altri ufficiali italiani, all'organizzazione dell'esercito locale. Quella sua prima esperienza
coloniale durerà fino al 1906.
Rientrato in Patria, reduce dall'aver frequentato la Scuola di guerra, tra il 1911 e il 1912 viene
inviato in Libia per prendere parte al conflitto italo-turco.
In seguito ricorderà le vicende di quella guerra scrivendo un piacevole libro intitolato "Guerra in
Libia - Esperienze e ricordi" che sarà pubblicato nel 1934. Discostandosi dall'opinione dei
contemporanei, nei suoi scritti Mezzetti esprimerà apprezzamento e stima per il valore dei
combattenti arabi.
Allo scoppio della prima guerra mondiale, col grado di maggiore, assume il comando del I
battaglione del 59° reggimento di fanteria (brigata "Calabria"). Partito da Roma il 15 maggio del
1915, il 25 si trova acquartierato nei pressi di Agordo, in Val Cordevole, alle dipendenze della
17ª divisione.
Da lì si muove alla volta del castello di Andraz, poco sotto il Passo Falzarego, per giungere
infine alle pendici del Col di Lana. Su quel fronte Mezzetti sarà impegnato nelle aspre lotte per
la conquista delle posizioni nemiche sino alla fatale esplosione della mina che farà da preludio
all'occupazione del Col di Lana. Il 17 aprile del 1916 impartisce lui stesso l'ordine di attivare
i detonatori.
Qualche giorno prima, il 2 aprile, gli era giunta la nomina a Cavaliere dell'Ordine della Corona
d'Italia.
Dalla regione del Col di Lana il battaglione di Mezzetti viene spostato al nuovo fronte del Monte
Colbricon nei pressi del Passo Rolle dove combatte per alcuni mesi nell'inutile tentativo di
sfondare le linee nemiche verso la Val di Fiemme.
Dopo la rotta di Caporetto la brigata "Calabria" si concentra sulla linea del Piave tra il
Monfenera e il Monte Tomba concorrendo infine, durante la battaglia di Vittorio Veneto, agli
attacchi sull'Asolone.
Il 28 dicembre del 1919 Ottorino Mezzetti riceve la nomina a Cavaliere ufficiale dell'Ordine della
Corona d'Italia.
Successivamente, nel novembre del 1924, durante l'occupazione della Tripolitania, alla testa della
sua colonna Mezzetti occupa la città di Sirte. Il 6 settembre del 1927, nel commemorare le
operazioni estive svoltesi sul Gebel, ha modo di inneggiare al governo della colonia, all'esercito,
al re e all'Italia, senza però pronunciare nemmeno una parola per il duce, dimostrando così il suo
dissenso per il regime.
Per le sue innegabili, grandi capacità, nel settembre del 1937 Mezzetti viene comunque promosso
Generale di corpo d'armata senza però essere mai impiegato nelle operazioni belliche della seconda
guerra mondiale. Viene invece relegato per alcuni mesi, tra il 1927 e il 1928, alle funzioni di
governatore dell'Asmara.
Il 25 marzo del 1939 è eletto Senatore e dal 17 aprile dello stesso anno al 5 agosto del 1943 entra
a far parte della Commissione d'affari dell'Africa italiana.
Il suo medagliere si compone dalla medaglia col motto "Libia", dalla Croce d'oro per anzianità di
servizio, quattro Medaglie d'argento al valore militare, tre Croci al merito di guerra, dalla
Medaglia commemorativa della guerra 1915-1918, da quella interalleata della Vittoria, da tre
Distintivi d'onore per i feriti di guerra, dalla Medaglia d'argento al merito di lungo comando di
reparto e da quella mauriziana al merito militare di dieci lustri.
Il Generale Ottorino Mezzetti muore ad Arezzo il 29 settembre del 1962.