Pavoni Giuseppe
Tenente di Complemento
7° Alpini, battaglione Pieve di Cadore
Nato a Forni di Sopra (UD)
Decorazioni
Croce di Guerra
Eseguiva rischiose ricognizioni, e, in una speciale circostanza, precedendo la compagnia
in un attacco in terreno insidioso, mostrava capacità, calma e noncuranza del pericolo, giungendo,
col suo plotone, fino ai reticolati avversari, donde gli fu possibile battere le trincee
retrostanti. Rimase ferito.
Monte Piana, 15-17 luglio 1915
Medaglia di Bronzo
Guidò arditamente il proprio plotone in una azione notturna su di un terreno difficile ed
apprestato a difesa e lo mantenne saldo, sotto intenso fuoco nemico, per dar tempo ad altri reparti
di accerchiare una compagnia avversaria e costringerla alla resa.
Masarè, 9 luglio 1916
Note biografiche (Archivio Franco Licini)
Nel corso della guerra, guadagnerà altre due meadglie (come capitano del battaglione
Monte Antelao):
MBVM - Comandante di una linea avanzata, durante furiosi e replicati attacchi nemici,
col suo fermo contegno incorava la propria truppa, alquanto scossa, alla resistenza.
Sprezzante del pericolo, conduceva più volte i dipendenti al contrattacco, finché l'avversario,
vinto e disorganizzato, fu costretto a ripiegare. Costone roccioso di Mesniak, 22 agosto 1917.
MAVM - In circostanze particolarmente difficili, su di un terreno scoperto e battuto da intenso
tiro di artiglieria e mitragliatrici nemiche, attaccava con valore, pari all'abilità, una ben
munita posizione strenuamente difesa. Costretto a ripiegare e vista minacciata da un contrattacco
la propria compagnia, non iniziava il movimento retrogrado, senza aver prima respinto ed inflitte
perdite all'avversario, dando prova mirabile in tutta l'azione di fermezza e di alte virtù miliari.
Monte Solarolo (Monte Grappa), 25 ottobre 1918.
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Nato a Forni di Sopra (UD)
Decorazioni
Croce di Guerra
Eseguiva rischiose ricognizioni, e, in una speciale circostanza, precedendo la compagnia in un attacco in terreno insidioso, mostrava capacità, calma e noncuranza del pericolo, giungendo, col suo plotone, fino ai reticolati avversari, donde gli fu possibile battere le trincee retrostanti. Rimase ferito.Monte Piana, 15-17 luglio 1915
Medaglia di Bronzo
Guidò arditamente il proprio plotone in una azione notturna su di un terreno difficile ed apprestato a difesa e lo mantenne saldo, sotto intenso fuoco nemico, per dar tempo ad altri reparti di accerchiare una compagnia avversaria e costringerla alla resa.Masarè, 9 luglio 1916
Note biografiche (Archivio Franco Licini)
Nel corso della guerra, guadagnerà altre due meadglie (come capitano del battaglione
Monte Antelao):
MBVM - Comandante di una linea avanzata, durante furiosi e replicati attacchi nemici,
col suo fermo contegno incorava la propria truppa, alquanto scossa, alla resistenza.
Sprezzante del pericolo, conduceva più volte i dipendenti al contrattacco, finché l'avversario,
vinto e disorganizzato, fu costretto a ripiegare. Costone roccioso di Mesniak, 22 agosto 1917.
MAVM - In circostanze particolarmente difficili, su di un terreno scoperto e battuto da intenso
tiro di artiglieria e mitragliatrici nemiche, attaccava con valore, pari all'abilità, una ben
munita posizione strenuamente difesa. Costretto a ripiegare e vista minacciata da un contrattacco
la propria compagnia, non iniziava il movimento retrogrado, senza aver prima respinto ed inflitte
perdite all'avversario, dando prova mirabile in tutta l'azione di fermezza e di alte virtù miliari.
Monte Solarolo (Monte Grappa), 25 ottobre 1918.