Nazione Prassa Antonio

Grado Soldato

Mostrina  2° Reggimento Genio (Zappatori)

Ritratto

Nato il 13 giugno 1892 a Tina - Vestignè (TO)

Morto il 5 luglio 1915 su Monte Piana in combattimento

Note biografiche (Archivio Franco Licini)

Prima della guerra

Nel basso Canavese, non lontano dalle rive della Dora Baltea, il 13 giugno del 1892 Giuseppina Gastaldo mette al mondo il piccolo Antonio, figlio di Angelo Prassa. A trent’anni d’età Angelo mantiene la famiglia col lavoro delle braccia, coltivando i terreni di suo padre che prima erano appartenuti a suo nonno. Un lavoro duro il suo, anche perché ogni tanto il fiume esonda, ed allora tutto il lavoro già eseguito deve essere ripetuto daccapo. Anche suo figlio Antonio, appena raggiunta la giusta età, si unisce al lavoro nei campi, senza però trascurare la scuola perché anche per fare il contadino bisogna pur saper leggere, scrivere e far di conto. Così, quando lo chiamano militare assegnato agli zappatori del Genio, da Casale Monferrato Antonio può scrivere a casa che tutto va bene, di non stare in pensiero e che presto tornerà di nuovo per dare una mano.

La Grande Guerra

La naja finisce, ma da lì a poco viene richiamato perché c’è aria di guerra e quelli della sua categoria sono tra i primi a dover indossare di nuovo a divisa.
Ai primi di maggio del 1915 Antonio ritorna quindi a Casale e su un treno speciale, già pronto alla stazione, viene caricato tutto il necessario: carrette, attrezzi, armi e bagagli, cavalli e foraggio. In due giorni di strada ferrata, il giorno 17 il convoglio raggiunge Calalzo e, scaricata la merce, la sera del 18 i genieri del 2° Reggimento sono già ad Auronzo. Marciando a piedi percorrono la strada che per Somadida li porta a Misurina. Un temporale brontola minaccioso, ma il panorama è ugualmente incantevole, specie per chi, come Antonio, non ha mai visto le cime dolomitiche. Tra le nuvole il Sorapis domina coi suoi riflessi di luce e dalla sponda del lago si intravedono le Tre Cime di Lavaredo. Nei pressi del paese i genieri piantano il campo appena in tempo prima che si sfoghi la burrasca.
Nei giorni successivi gli zappatori sono suddivisi in squadre ed inviati in posti differenti a costruire camminamenti, trincee, linee di collegamento e baracche. Ad Antonio tocca un cantiere allestito per la sistemazione una strada che dal fondovalle, appena oltre Misurina, si arrampica curvosa verso il Monte Piana. La carreggiata è stata aperta una decina d’anni prima, ma ora dev’essere rimessa a posto per sopportare il passaggio di tutto l’armamentario che serve alla guerra. Si sta recando al lavoro anche la mattina del 24 maggio dopo che, la sera precedente, il suo ufficiale aveva tenuto un discorso col quale aveva annunciato il prossimo inizio delle ostilità. Di austriaci fino ad allora non se n’erano visti, ma si sapeva che avevano già sistemato le artiglierie e la fanteria lungo tutto il confine. Alle otto e mezza di mattina un’esplosione; non è il rombo di una carica di dinamite, di quelle che anche Antonio adopera per liberare la strada da qualche macigno, è un colpo di cannone, è la voce della guerra che comincia a farsi sentire! Adesso si fa sul serio ed anche in cima al Monte Piana iniziano i primi combattimenti. Servono nuove vie di comunicazione ed opere che permettano di salire lassù e rimanervi, ed allora il cantiere di Antonio si sposta dalle parti del Vallon dei Castrati dove, per tutto il mese di giugno si scavano piazzole, caverne e gallerie, poi si costruiscono baraccamenti e depositi.
Ed è proprio durante il lavoro che, il 5 di luglio, un maledetto shrapnell scoppia a mezz’aria proprio sopra di lui e le pallette di piombo lo colpiscono a morte.

La comunicazione ufficiale della morte

2° Reggimento Genio Zappatori - Ufficio di Maggiorità
Casale, 26 luglio 1915
N. protocollo 4240
Oggetto: Decesso di militare in guerra.
All’onorevole Sindaco di Tina.
Con vivo dolore comunico a V. S. Ill.ma che il 5 corrente, in zona di guerra, è morto combattendo il soldato della Compagnia speciale di questo Reggimento Prassa Antonio di Angelo e di Gastaldo Giuseppa, nato in codesto Comune il 13 giugno 1892, iscritto al n. 22763 di matricola, del Distretto Militare di Ivrea. Affido pertanto a V.S. il pietoso incarico di informare coi dovuti riguardi la famiglia del defunto, esprimendo alla medesima le sentite condoglianze di questo reggimento ed il mio personale rammarico. Sia di conforto ai desolati famigliari la certezza che il loro caro Estinto rivivrà nel ricordo e nell’affetto dei suoi fratelli d’arme e nel culto della Patria riconscente. Gradirò essere assicurato dell’adempimento del pietoso incarico.
Il t.colonnello
Comandante del Deposito, firmato: B. Attanasi

ritratto Antonio Prassa