Scarano Domenico
Primo Capitano
3° Bersaglieri
Nato il 20 febbraio 1868 a Dinami (VV)
Morto il 9 luglio 1915 sul Col di Lana
Decorazioni
Medaglia d'Argento
Con stoico coraggio, serena fermezza ed alto sentimento del dovere guidava in situazione difficile
ed in pieno giorno un reparto all’assalto d’una trincea nemica, fortemente armata e difesa da
reticolati. Nell’eroico tentativo, primo fra tutti, avanzava sotto il fuoco incrociato della
fucileria e mitragliatrici nemiche, e ferito, continuava ad animare i suoi; ferito nuovamente a
morte, cadeva gloriosamente sul posto.
Col di Lana, 9 luglio 1915
Note biografiche (Archivio Franco Licini)
Domenico Scarano nasce a Dinami, in provincia di Catanzaro[1], il 20 febbraio del 1868 da
Paolano[2] e Teresa Lombardi.
Completati, all'età di vent'anni, gli studi presso la scuola militare di Modena, è inviato come
sottotenente al 10° Reggimento Bersaglieri presso il quale, il 3 aprile del 1893, viene promosso
tenente. Ottenuto alla fine del 1904 il grado di capitano, passa al 9° Reggimento col quale, nella
spaventevole eruzione del Vesuvio del 1906, opera con i suoi bersaglieri in soccorso della
popolazione. Due anni più tardi, nel disastroso terremoto di Messina, si distingue per la sua
magnanimità meritando la medaglia al Valor Civile.
Dopo cinque anni di servizio, nel dicembre del 1909 chiede di essere collocato in aspettativa
speciale rientrando in servizio il 30 gennaio del 1912. Parte quindi per la Libia con la Divisione
Garioni ed il 10 aprile sbarca al porto di Macahez[3].
In Libia merita la sua prima Medaglia di Bronzo al Valore:
"Per l'intelligenza, la calma e il sangue freddo dimostrato durante l'intero combattimento del
14 luglio 1912 a Sidi Ali, tanto in posizione, quanto all'attacco. Si comportò lodevolmente anche
a Bukamez il 20 maggio 1912." ed una seconda Medaglia di Bronzo
"Per aver respinto valorosamente l'attacco notturno di forze molto superiori il 1° marzo 1913
ad El-Agelat".
Rientrato in Patria il 19 giugno dello stesso anno, desideroso di rimanere finalmente in famiglia,
chiede di essere collocato in posizione ausiliaria rinunciando di conseguenza all'avanzamento di
carriera che gli sarebbe spettato. Riprende quindi servizio il 27 ottobre del 1913 essendo
assegnato al 3° Reggimento Bersaglieri.
Allo scoppio della guerra è tra i primi a partire per il fronte sulle Dolomiti dove partecipa ai
combattimenti che si svolgono nei pressi del Passo San Pellegrino, a Cima Uomo e al Passo delle
Selle. All'inizio di luglio si trasferisce quindi in zona Col di Lana dove, il giorno 9, alla
testa della sua Compagnia, si lancia all'attacco delle trincee di Ciadinei.
Il capitano Domenico Scarano era stato proposto per la Medaglia d'Oro al Valor Militare che sarà
invece tramutata in Medaglia d'Argento, senza sminuire comunque il suo eroico comportamento.
Note
[1] Dinami è oggi in provincia di Vibo Valenzia.
[2] Paolano Scarano, poeta e scrittore, fondatore, tra il 1859 e il 1862, del paese di Monsoreto frazione del Comune di Dinami dove oggi si trova una piazza intitolata al Capitano Domenico Scarano.
[3] Porto sull'omonima penisola a Nord-Ovest di Zuara nei pressi del confine con la Tunisia
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Nato il 20 febbraio 1868 a Dinami (VV)
Morto il 9 luglio 1915 sul Col di Lana
Decorazioni
Medaglia d'Argento
Con stoico coraggio, serena fermezza ed alto sentimento del dovere guidava in situazione difficile ed in pieno giorno un reparto all’assalto d’una trincea nemica, fortemente armata e difesa da reticolati. Nell’eroico tentativo, primo fra tutti, avanzava sotto il fuoco incrociato della fucileria e mitragliatrici nemiche, e ferito, continuava ad animare i suoi; ferito nuovamente a morte, cadeva gloriosamente sul posto.Col di Lana, 9 luglio 1915
Note biografiche (Archivio Franco Licini)
Domenico Scarano nasce a Dinami, in provincia di Catanzaro[1], il 20 febbraio del 1868 da
Paolano[2] e Teresa Lombardi.
Completati, all'età di vent'anni, gli studi presso la scuola militare di Modena, è inviato come
sottotenente al 10° Reggimento Bersaglieri presso il quale, il 3 aprile del 1893, viene promosso
tenente. Ottenuto alla fine del 1904 il grado di capitano, passa al 9° Reggimento col quale, nella
spaventevole eruzione del Vesuvio del 1906, opera con i suoi bersaglieri in soccorso della
popolazione. Due anni più tardi, nel disastroso terremoto di Messina, si distingue per la sua
magnanimità meritando la medaglia al Valor Civile.
Dopo cinque anni di servizio, nel dicembre del 1909 chiede di essere collocato in aspettativa
speciale rientrando in servizio il 30 gennaio del 1912. Parte quindi per la Libia con la Divisione
Garioni ed il 10 aprile sbarca al porto di Macahez[3].
In Libia merita la sua prima Medaglia di Bronzo al Valore:
"Per l'intelligenza, la calma e il sangue freddo dimostrato durante l'intero combattimento del
14 luglio 1912 a Sidi Ali, tanto in posizione, quanto all'attacco. Si comportò lodevolmente anche
a Bukamez il 20 maggio 1912." ed una seconda Medaglia di Bronzo
"Per aver respinto valorosamente l'attacco notturno di forze molto superiori il 1° marzo 1913
ad El-Agelat".
Rientrato in Patria il 19 giugno dello stesso anno, desideroso di rimanere finalmente in famiglia,
chiede di essere collocato in posizione ausiliaria rinunciando di conseguenza all'avanzamento di
carriera che gli sarebbe spettato. Riprende quindi servizio il 27 ottobre del 1913 essendo
assegnato al 3° Reggimento Bersaglieri.
Allo scoppio della guerra è tra i primi a partire per il fronte sulle Dolomiti dove partecipa ai
combattimenti che si svolgono nei pressi del Passo San Pellegrino, a Cima Uomo e al Passo delle
Selle. All'inizio di luglio si trasferisce quindi in zona Col di Lana dove, il giorno 9, alla
testa della sua Compagnia, si lancia all'attacco delle trincee di Ciadinei.
Il capitano Domenico Scarano era stato proposto per la Medaglia d'Oro al Valor Militare che sarà
invece tramutata in Medaglia d'Argento, senza sminuire comunque il suo eroico comportamento.
Note
[1] Dinami è oggi in provincia di Vibo Valenzia.[2] Paolano Scarano, poeta e scrittore, fondatore, tra il 1859 e il 1862, del paese di Monsoreto frazione del Comune di Dinami dove oggi si trova una piazza intitolata al Capitano Domenico Scarano.
[3] Porto sull'omonima penisola a Nord-Ovest di Zuara nei pressi del confine con la Tunisia