Scolari Angelo
Sottotenente di complemento
91° Brigata Basilicata
Nato il 4 settembre 1890 ad Aversa (CE)
Morto sul Monte Cadini il 10 giugno 1916
Decorazioni
Medaglia d'Argento
Nell'attacco di una posizione nemica, essendosi mostrati insufficienti i passaggi aperti, durante la
notte, nei reticolati avversari, dai tubi esplosivi collocati e fatti brillare dalla squadra da lui guidata,
con alcuni volonterosi armati di pinze, si portava di nuovo ai reticolati stessi per aprirvi, benché
di pieno giorno, nuovi varchi. Ma nell'attuare la rischiosa operazione, scorto e fatto segno a scariche di
fucileria nemica, veniva colpito a morte.
Monte Cadini, 10 giugno 1916
Note biografiche
Figlio del capostazione delle Regie Ferrovie Luigi.
Si distingue sia nella guerra libica che in occasione della catastrofe di Avezzano (terremoto della Marsica),
durante il quale accorse con una squadra del Genio Civile in soccorso della popolazione. Qualche giorno prima
di morire, il 7 giugno, scrive al cugino Carlo: "Finora sto bene, in seguito chi sa! Sono momenti terribili,
nei quali non c'è da fare assegnamento neppure in un prossimo futuro! Occorre tenacia di propositi e serenità
di anima, fede sincera nei supremi destini della Patria. Sono sempre in prima linea, quale ufficiale del Genio,
coi miei bravi zappatori a scavare opere di difesa e ne sono orgoglioso, perché posso dire di aver contribuito
con tutte le mie forze a tener alto il prestigio della Patria, alla quale ho votato tutto me stesso."
Nell'Albo d'Oro e nei giornali dell'epoca risulta appartenente all'arma di Fanteria; nella sua ultima lettera
si qualifica come "ufficiale del Genio".
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Nato il 4 settembre 1890 ad Aversa (CE)
Morto sul Monte Cadini il 10 giugno 1916
Decorazioni
Medaglia d'Argento
Nell'attacco di una posizione nemica, essendosi mostrati insufficienti i passaggi aperti, durante la notte, nei reticolati avversari, dai tubi esplosivi collocati e fatti brillare dalla squadra da lui guidata, con alcuni volonterosi armati di pinze, si portava di nuovo ai reticolati stessi per aprirvi, benché di pieno giorno, nuovi varchi. Ma nell'attuare la rischiosa operazione, scorto e fatto segno a scariche di fucileria nemica, veniva colpito a morte.Monte Cadini, 10 giugno 1916
Note biografiche
Figlio del capostazione delle Regie Ferrovie Luigi.
Si distingue sia nella guerra libica che in occasione della catastrofe di Avezzano (terremoto della Marsica),
durante il quale accorse con una squadra del Genio Civile in soccorso della popolazione. Qualche giorno prima
di morire, il 7 giugno, scrive al cugino Carlo: "Finora sto bene, in seguito chi sa! Sono momenti terribili,
nei quali non c'è da fare assegnamento neppure in un prossimo futuro! Occorre tenacia di propositi e serenità
di anima, fede sincera nei supremi destini della Patria. Sono sempre in prima linea, quale ufficiale del Genio,
coi miei bravi zappatori a scavare opere di difesa e ne sono orgoglioso, perché posso dire di aver contribuito
con tutte le mie forze a tener alto il prestigio della Patria, alla quale ho votato tutto me stesso."
Nell'Albo d'Oro e nei giornali dell'epoca risulta appartenente all'arma di Fanteria; nella sua ultima lettera
si qualifica come "ufficiale del Genio".