Trerè Ernesto
Sottotenente
69° Brigata Ancona
Nato il 17 febbraio 1892 a Faenza (RA)
Morto sul Monte Covolo il 10 settembre 1915
Note biografiche (Archivio Danilo Morell)
Ernesto nacque a Faenza il 17 febbraio 1892 da Angelo e Ida Peroni, nota famiglia di industriali.
Terminato l'Istituto tecnico decise di intraprendere la carriera militare e uscì dall'Accademia
con il grado di sottotenente.
Con lo scoppio della prima guerra mondiale venne destinato al 69° Reggimento Fanteria Brigata
Ancona e partì subito per il fronte. Allo scoppio delle ostilità il suo reggimento si trovava
schierato nell'alto Cadore con elementi avanzati sul Passo di Monte Croce Comelico e nell'alta Val
Padola.
Dal Maggio al giugno 1915 sostennero aspri combattimenti per il mantenimento dei passi ed in agosto
cominciarono le operazioni di attacco contro lo sbarramento di Sexten. Il 70° fanteria entrò in
azione il 4 agosto contro la linea Seikofel-Beim Feichten (Al Pineto) riuscendo a guadagnare
terreno.
Il 6 settembre cinque compagnie del 69°, tra cui quella di Ernesto, ritentarono l'attacco al
Seikofel senza successo. In questa azione Ernesto rischiò la vita procedendo carponi verso il suo
battaglione per portare in salvo un suo compagno ferito.
Il 10 settembre 1915 mentre si trovava sul Passo di Monte Croce Comelico venne raggiunto da una
scheggia di granata al petto che non gli lasciò scampo. Trasportato al vicino ospedaletto da campo
riuscì a confidare ad un suo compagno, tenente, le sue ultime volontà.
Venne sepolto nel cimitero di Padola.
Ernesto Trerè in uniforme
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Nato il 17 febbraio 1892 a Faenza (RA)
Morto sul Monte Covolo il 10 settembre 1915
Note biografiche (Archivio Danilo Morell)
Ernesto nacque a Faenza il 17 febbraio 1892 da Angelo e Ida Peroni, nota famiglia di industriali.
Terminato l'Istituto tecnico decise di intraprendere la carriera militare e uscì dall'Accademia
con il grado di sottotenente.
Con lo scoppio della prima guerra mondiale venne destinato al 69° Reggimento Fanteria Brigata
Ancona e partì subito per il fronte. Allo scoppio delle ostilità il suo reggimento si trovava
schierato nell'alto Cadore con elementi avanzati sul Passo di Monte Croce Comelico e nell'alta Val
Padola.
Dal Maggio al giugno 1915 sostennero aspri combattimenti per il mantenimento dei passi ed in agosto
cominciarono le operazioni di attacco contro lo sbarramento di Sexten. Il 70° fanteria entrò in
azione il 4 agosto contro la linea Seikofel-Beim Feichten (Al Pineto) riuscendo a guadagnare
terreno.
Il 6 settembre cinque compagnie del 69°, tra cui quella di Ernesto, ritentarono l'attacco al
Seikofel senza successo. In questa azione Ernesto rischiò la vita procedendo carponi verso il suo
battaglione per portare in salvo un suo compagno ferito.
Il 10 settembre 1915 mentre si trovava sul Passo di Monte Croce Comelico venne raggiunto da una
scheggia di granata al petto che non gli lasciò scampo. Trasportato al vicino ospedaletto da campo
riuscì a confidare ad un suo compagno, tenente, le sue ultime volontà.
Venne sepolto nel cimitero di Padola.