KuK Armee
Cenni sulle specialità di Fanteria
Infanterie
Vi era un esercito comune (KuK Heer) che era politicamente subordinato al ministero comune della
Guerra. La comune appartenenza alle due Monarchie, Austriaca e Ungherese, era sottolineato dalla
congiunzione und tra gli aggettivi Kaiserlich (imperiale) e Köneglich (regio) nella sigla KuK.
Nella primavera del 1914 l’organizzazione territoriale di questo esercito era di 16 Corpi d’Armata
(9 in Austria, 6 in Ungheria ed 1 in Bosnia). Essi fungevano pure da circoscrizioni militari
territoriali, suddivise a sua volta in circoli territoriali di reclutamento. Questi ultimi erano
in totale 102, cioè una per ogni reggimento. Ogni reggimento (KuK Infanerieregimenter) era formato
da quattro battaglioni, ognuno di quattro compagnie, con una sezione di mitragliatrici (di due
armi) ed un quadro di battaglione di complemento (Kader). Completavano l’organico anche una
compagnia di comando e varie aliquote di servizi. Mediamente ogni reggimento aveva una forza
attorno ai 4.000 uomini.
I reggimenti di fanteria erano in totale 102 ed ognuno portava il nome del suo titolare, titolo
onorifico che poteva essere concesso ad un appartenente alla casa d'Asburgo o a una casa regnante
straniera, ad un generale, ad un nobile o ad un personaggio storico sella tradizione militare
austro-ungarica.
Kaiserjäger
Con la suprema delibera del 17 maggio 1815 Sua Maestà l'Imperatore Francesco I ordinò a Ferdinando,
Conte Von Bisogne, governatore delle riconquistate regioni del Tirolo e del Vorarlberg,
l'organizzazione di un reggimento di Jäger, formato da 5.000 uomini, figli della terra Tirolese,
arruolati grazie alla coscrizione obbligatoria. Il 16 gennaio del 1816 iniziò l'organizzazione del
reggimento, chiamato Kaiserjäger Regiment.
Capo supremo dell'esercito era l'Imperatore in persona, che procedeva inoltre alla nomina dei
generali e dei comandanti. Il tenente generale di divisione Fenner Von Fennerberg, grazie ai suoi
meriti, divenne primo "Zweitinhaber" (Secondo Proprietario); il colonnello Karl Schneider, Barone
Von Arno venne nominato primo comandante del reggimento Kaiserjäger.
Già all'inizio si trattava di un potente reggimento, formato da sei battaglioni, suddivisi in
sei compagnie, che, nel corso del tempo, si rinforzò ulteriormente. Nel 1859 il reggimento era
formato da 8 battaglioni, nel 1880 da 10, nel 1890 da 12, tanto che nel 1894 ne contava non meno
di 16. Dal 1 maggio 1895 un provvedimento supremo stabilì l'istituzione di quattro reggimenti
dal XVI valoroso battaglione "Tiroler Jägerregiment Kaiser Franz Joseph".
All'epoca i reggimenti erano distaccati nelle seguenti guarnigioni:
1° Reggimento: Stato Maggiore, II, III e IV battaglione ad Innsbruck, I Battaglione a Bregenz, Battaglione di complemento ad Innsbruck.
2° Reggimento: Stato Maggiore, I, II e IV Battaglione a Vienna, III Battaglione e Battaglione di complemento a Bressanone.
3° Reggimento: Stato Maggiore, III e IV battaglione a Rovereto, battaglione di complemento a Trento.
4° Reggimento: Stato Maggiore, II, III e IV Battaglione a Linz, I Battaglione e Battaglione di complemento ad Hall in Tirolo.
Standschützen
Questi "tiratori al bersaglio" tirolesi avevano una tradizione plurisecolare, risalente addirittura al XIV secolo, quali difensori del Paese. Il primo ordinamento sistematico si ritrova nel Landlibell del 23 giugno 1511: a seconda della gravità del pericolo ogni circoscrizione giudiziaria doveva fornire un certo numero di armati per la difesa del Tirolo. Con la regolamentazione del 25 maggio 1913 gli schützen furono militarizzati, diventando aggregati al Landsturm. Quando il 18 maggio 1915 l'imperatore Franz Josef ordinò la mobilitazione generale, le annate abili al servizio erano già sul fronte orientale. Quindi gli standschützen che accorsero a difendere il confine erano giovanissimi (dai 16 ai 21 anni), anziani (oltre i 42 anni) o riformati ed inabili al servizio normale, presentatisi volontari. Fu loro assicurato che sarebbero rimasti in seconda linea, in posizioni protette da muri in calcestruzzo; invece, contrariamente alle promesse furono mandati per lo più proprio nei punti più esposti e tatticamente importanti del fronte d'alta quota, ove difesero con valore la propria terra.
Landesschützen/Kaiserschützen
L'origine dei landesschützen (fucilieri tirolesi) risale al 1863, anno in cui si riorganizzò
la difesa del Paese e l'ordinamento tradizionale del tiro al bersaglio. Nel 1871 i landesschützen
divennero truppe regolari: erano articolati prima in dieci battaglioni e due compagnie a cavallo
e poi dal 1893 in tre reggimenti. Circa un terzo degli effettivi era di tirolesi; il resto
formato da cechi, sloveni, stiriani, soldati dell'Austria Superiore ed Inferiore. Per ridare
al contingente la primitiva impronta tirolese, i landesschützen furono ridotti nel 1901 a due
reggimenti e destinati nel 1906 a costituire truppe di alta montagna.
Grazie all'afflusso di numerosi volontari nel 1909 si poterono formare i reggimenti I Trient,
II Bozen e III Innichen, che all'inizio della guerra furono inviati su altri fronti. Solo i
battaglioni di marcia (destinati in origine a colmare le perdite di quelli in campo), rimasti
nelle guarnigioni del Tirolo, furono impiegati compatti sul confine nel 1915. Per i loro meriti
speciali nel 1917 ricevettero dall'Imperatore Carl il titolo onorifico di kaiserschützen
(fucilieri imperiali).
Landstürm
Questa milizia territoriale era composta dal soldati di età matura, compresa tra i 33 ed i 42 anni, richiamati nel 1914. Reclutati principalmente nel nord del Tirolo, formarono i reggimenti I Innsbruck e II Imst, destinati nelle intenzioni alla difesa del Paese. Invece il primo reggimento fu inviato nell'ottobre del 1914 in Serbia, ove subì perdite disastrose; i superstiti, tornati verso la metà del 1915, riuniti in battaglioni, furono impiegati sul fronte tirolese. Il secondo reggimento, spedito in Galizia, cadde al completo prigioniero dei russi nel marzo del 1915.