Alberti Giovanni
Sottotenente
70° Brigata Ancona
Nato l'1 ottobre 1893 a Blera (VT)
Morto il 10 novembre 1915 presso Oslavia
Note biografiche (Archivio Franco Licini)
Giovanni Alberti nasce a a Bieda (Blera), in provincia di Roma (oggi in provincia di Viterbo),
l'1 ottobre del 1893. Dopo aver frequentato le scuole elementari al suo paese, inizia gli studi
tecnici a Roma per passare poi a Velletri. Si iscrive quindi all'istituto tecnico di Viterbo ma al
secondo anno interrompe gli studi per restare vicino a suo padre Alberto che, colpito da malattia,
si fa assistere dal figlio nel suo lavoro di segretario comunale.
Arruolatosi a vent'anni come allievo ufficiale, a metà gennaio del 1915 Giovanni viene inviato col
suo contingente in soccorso delle popolazioni della Marsica colpite dal terremoto. Nominato
sottotenente del 70° reggimento di fanteria, parte quindi per il fronte del Cadore e raggiunge la
Val Visdende. Ai primi di agosto gli giunge la triste notizia della morte di suo fratello
Mario caduto in battaglia sul Col di Lana. Pochi giorni più tardi
concorre alle operazioni contro lo sbarramento di Sexten e dal 4 settembre viene impiegato
nell'attacco al Seikofel, il Monte Covolo.
A metà ottobre la brigata "Ancona" riceve il cambio ed il 29, da Calalzo, parte per ferrovia
trasferendosi sul fronte dell'Isonzo. Il 7 novembre si schiera contro le posizioni nemiche a nord
di Gorizia alle dipendenze dell'11ª Divisione. Dando inizio a quella che sarà ricordata come la
"quarta battaglia dell'Isonzo", il giorno 10, nonostante la pioggia torrenziale, il 70° reggimento
attacca le posizioni di Oslava. Il tenente Alberti, col suo reparto, prende d'assalto i
trinceramenti del Peuma verso quota 160. Colpito in pieno petto da un proiettile di mitragliatrice,
Giovanni raggiunge suo fratello Mario nel "Paradiso degli Eroi".
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Nato l'1 ottobre 1893 a Blera (VT)
Morto il 10 novembre 1915 presso Oslavia
Note biografiche (Archivio Franco Licini)
Giovanni Alberti nasce a a Bieda (Blera), in provincia di Roma (oggi in provincia di Viterbo),
l'1 ottobre del 1893. Dopo aver frequentato le scuole elementari al suo paese, inizia gli studi
tecnici a Roma per passare poi a Velletri. Si iscrive quindi all'istituto tecnico di Viterbo ma al
secondo anno interrompe gli studi per restare vicino a suo padre Alberto che, colpito da malattia,
si fa assistere dal figlio nel suo lavoro di segretario comunale.
Arruolatosi a vent'anni come allievo ufficiale, a metà gennaio del 1915 Giovanni viene inviato col
suo contingente in soccorso delle popolazioni della Marsica colpite dal terremoto. Nominato
sottotenente del 70° reggimento di fanteria, parte quindi per il fronte del Cadore e raggiunge la
Val Visdende. Ai primi di agosto gli giunge la triste notizia della morte di suo fratello
Mario caduto in battaglia sul Col di Lana. Pochi giorni più tardi
concorre alle operazioni contro lo sbarramento di Sexten e dal 4 settembre viene impiegato
nell'attacco al Seikofel, il Monte Covolo.
A metà ottobre la brigata "Ancona" riceve il cambio ed il 29, da Calalzo, parte per ferrovia
trasferendosi sul fronte dell'Isonzo. Il 7 novembre si schiera contro le posizioni nemiche a nord
di Gorizia alle dipendenze dell'11ª Divisione. Dando inizio a quella che sarà ricordata come la
"quarta battaglia dell'Isonzo", il giorno 10, nonostante la pioggia torrenziale, il 70° reggimento
attacca le posizioni di Oslava. Il tenente Alberti, col suo reparto, prende d'assalto i
trinceramenti del Peuma verso quota 160. Colpito in pieno petto da un proiettile di mitragliatrice,
Giovanni raggiunge suo fratello Mario nel "Paradiso degli Eroi".