Lorenzini Umberto
Caporale
82° Brigata Torino
Nato il 28 settembre 1890 a Frascati (RM)
Morto il 3 agosto 1915 presso l'OdC 58
Decorazioni
Medaglia di Bronzo
Si distinse costantemente per calma e coraggio. In una speciale circostanza, tenne salda al fuoco
la propria squadra, in posizione fortemente battuta dal fuoco nemico, finchè cadde mortalmente
colpito.
Col di Lana, 17 luglio 1915
Note biografiche (Archivio Danilo Morell)
Umberto nacque il 28 settembre 1890 a Frascati, in provincia di Roma, da Augusto e Geltrude
Valeriani. Per 17 mesi consecutivi prese parte a tutta la campagna libica a cominciare dallo
sbarco di Tripoli. Si distinse per coraggio in molti fatti d'arme tra cui: Gargaresch, Bu Meliana,
Ain Zara, Zanzur, Bir Semal, Zayia e Bin el Tun.
Ritornato in patria trovò lavoro presso il bar Polloni in via Due Macelli a Roma.
Con lo scoppio della prima guerra mondiale partì subito per il fronte quale caporale assegnato
alla 21ª compagnia dell'82° Reggimento Fanteria Brigata Torino.
Partirono da Roma alla metà di maggio, raggiunsero Conegliano e Susegana e, dopo successive
tappe a Vittorio Veneto, Forno di Zoldo, Longarone, Mareson, Staulanza e Fornaza vennero destinati
nell'Alto Cordevole dove, il 3 giugno, vennero messi alle dipendenze della 17ª Divisione e vennero
schierati nel tratto Larzonei-Monte Porè.
Il 16 giugno 1915 il IV battaglione dell'82° occupò il paese di Andraz.
Con l'inizio degli attacchi agli sbarramenti dell'Alto Cordevole alla Brigata Torino venne
dato il compito di spingersi in direzione della cortina Sief-Setsass. Il 15 luglio, dopo aspra
lotta, i reparti si rafforzarono al margine del bosco che fronteggia la cortina stessa. Nei
giorni successivi consolidarono le linee ed il 17 luglio 1915, durante uno scontro, Umberto
venne ferito alla testa da un proiettile di mitragliatrice.
Raccolto dai suoi compagni venne trasportato fino all'
ospedaletto da campo n 58 di Alleghe. Presentava una ferita
trasfossa penetrante nella cavità cranica con ernia cerebrale.
Purtroppo per lui non ci fu più nulla da fare e si spense alle ore 8:50 del 3 agosto 1915 dopo
ben 17 giorni di agonia.
Venne sepolto nel cimitero di Alleghe ed alla sua memoria venne concessa la medaglia di bronzo
al valor militare.
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Nato il 28 settembre 1890 a Frascati (RM)
Morto il 3 agosto 1915 presso l'OdC 58
Decorazioni
Medaglia di Bronzo
Si distinse costantemente per calma e coraggio. In una speciale circostanza, tenne salda al fuoco la propria squadra, in posizione fortemente battuta dal fuoco nemico, finchè cadde mortalmente colpito.Col di Lana, 17 luglio 1915
Note biografiche (Archivio Danilo Morell)
Umberto nacque il 28 settembre 1890 a Frascati, in provincia di Roma, da Augusto e Geltrude
Valeriani. Per 17 mesi consecutivi prese parte a tutta la campagna libica a cominciare dallo
sbarco di Tripoli. Si distinse per coraggio in molti fatti d'arme tra cui: Gargaresch, Bu Meliana,
Ain Zara, Zanzur, Bir Semal, Zayia e Bin el Tun.
Ritornato in patria trovò lavoro presso il bar Polloni in via Due Macelli a Roma.
Con lo scoppio della prima guerra mondiale partì subito per il fronte quale caporale assegnato
alla 21ª compagnia dell'82° Reggimento Fanteria Brigata Torino.
Partirono da Roma alla metà di maggio, raggiunsero Conegliano e Susegana e, dopo successive
tappe a Vittorio Veneto, Forno di Zoldo, Longarone, Mareson, Staulanza e Fornaza vennero destinati
nell'Alto Cordevole dove, il 3 giugno, vennero messi alle dipendenze della 17ª Divisione e vennero
schierati nel tratto Larzonei-Monte Porè.
Il 16 giugno 1915 il IV battaglione dell'82° occupò il paese di Andraz.
Con l'inizio degli attacchi agli sbarramenti dell'Alto Cordevole alla Brigata Torino venne
dato il compito di spingersi in direzione della cortina Sief-Setsass. Il 15 luglio, dopo aspra
lotta, i reparti si rafforzarono al margine del bosco che fronteggia la cortina stessa. Nei
giorni successivi consolidarono le linee ed il 17 luglio 1915, durante uno scontro, Umberto
venne ferito alla testa da un proiettile di mitragliatrice.
Raccolto dai suoi compagni venne trasportato fino all'
ospedaletto da campo n 58 di Alleghe. Presentava una ferita
trasfossa penetrante nella cavità cranica con ernia cerebrale.
Purtroppo per lui non ci fu più nulla da fare e si spense alle ore 8:50 del 3 agosto 1915 dopo
ben 17 giorni di agonia.
Venne sepolto nel cimitero di Alleghe ed alla sua memoria venne concessa la medaglia di bronzo
al valor militare.