Nazione Matassi Enrico

Grado Maggiore

Mostrina  13° Artiglieria da Campagna

Ritratto

Nato il 3 agosto 1869 a Roma

Morto il 2 agosto 1915 sul col di Lana

Decorazioni

Decorazione Medaglia di Bronzo

Animato da elevatissimo sentimento del dovere, e di nulla preoccupandosi che del migliore impiego delle proprie batterie, diede ripetute prove di sprezzo del pericolo, finché, nella esecuzione di una ardita ricognizione, incontrò morte gloriosa.
Col di Lana, 2 agosto 1915

Note biografiche (Archivio Danilo Morell)

Prima della guerra

Enrico nacque il 3 agosto 1869 a Roma da Oreste e Clara Adele.
Fin da giovane coltivò la vocazione per la carriera militare e, nel 1883, fu ammesso al Collegio Militare di Roma. Passò poi all'Accademia Militare di Torino dove, appena ventenne, ne uscì col grado di sottotenente di artiglieria. Il 6 agosto 1891 venne promosso al grado di tenente nel 2° Reggimento Artiglieria da Campagna.
Si sposò con Maria Heischel dalla quale ebbe una bambina a cui dettero il nome di Elsa. Il 17 gennaio 1904 venne promosso al grado di Capitano e poco prima dello scoppio della grande guerra, il 25 febbraio 1915, venne promosso al grado di Maggiore.

La Grande Guerra

Il 24 maggio 1915 venne messo al comando del 1° Gruppo del 13° Reggimento Artiglieria da Campagna e partì per il fronte dell'Alto Cordevole. La sera precedente alla sua partenza disse ai suoi artiglieri: "Morir per la patria, morir da soldato. Col ferro nel pugno, coll'ira nel cor. Questa guerra è necessaria, è sacra per noi, ed io parto come a festa, parto lieto di poter contribuire alla gloria della Patria anche col sacrifizio della vita!".
Le sue batterie vennero posizionate nella zona del Col di Lana e breve fu il periodo che Enrico passò con loro. Infatti il 2 agosto 1915 mentre si trovava nell'osservatorio avanzato sulla Ridotta Lamarmora sul Col di Lana venne investito dall'esplosione di una granata austro-ungarica che non gli lasciò scampo. Insieme a lui perirono anche il sottotenente Luigi Catastini e l'artigliere Curzio Guidobaldi.
Venne sepolto nel cimitero militare di Andraz e anche in questo luogo non ci fu pace per lui. Mesi dopo la sua dipartita, una granata austro-ungarica cadde nel cimitero e scoperchiò completamente la sua tomba.

tomba La tomba del magg. Matassi scoperchiata nel Cimitero di Andraz