Mutti Ferdinando
Sergente
4ª cp. Automobilisti
Nato il 12 agosto 1887 a Golese (PR)
Morto il 21 aprile 1965
Note biografiche (Archivio Danilo Morell)
Ferdinando (detto "Dino") nasce a Golese (ex comune della provincia di Parma, diventato quartiere
della stessa nel 1943) il 12 agosto 1887; come il fratello
Ugo, si arruola volontario per un anno, nel 44° Reggimento Fanteria;
promosso al grado di caporale il 10 giugno 1907, è posto in congedo illimitato il 9 settembre dello
stesso anno.
Richiamato il 1 dicembre 1907 per prestare servizio militare, il 30 novembre 1908 viene congedato
con il grado di sergente.
Il 30 dicembre 1914 è richiamato e trasferito alla 4ª Compagnia Automobilisti del 21° Reggimento
Artiglieria da Campagna di Piacenza.
Allo scoppio della Grande Guerra parte per il fronte con il 10° Artiglieria da Fortezza, Compagnia
Automobilisti Parco Assedio, raggiungendo il fratello Ugo a Calalzo di Cadore nella seconda metà di
giugno 1915. Promosso sergente maggiore il 10 luglio 1917, ottiene il grado di maresciallo il 30
novembre dello stesso anno e viene congedato il 20 luglio 1919.
Già prima della guerra fu di prezioso aiuto al padre Marcellino. La sua passione è l'agricoltura
alla quale dedica tutto il suo tempo, ottenendo risultati eccezionali nel risanamento e nella
riorganizzazione del podere “Corte” di Basilicanova.
Sposa Adalgisa Jemmi dalla quale ebbe due figli: Dina e Giancarlo. Sempre cordiale con tutti coloro
che lavoravano in azienda, era familiarmente chiamato “Sior Dino”.
Grande figura di agricoltore, precursore delle moderne tecniche Agronomiche. Sotto la sua guida,
“La Corte”, diviene un modello di organizzazione, esempio di moderna agricoltura; stesso risultato
lo ottiene nell'allevamento delle vacche di razza bruno-alpina (per le quali ottiene numerosi premi
e riconoscimenti) come pure nell'allevamento dei suini.
Prodigo di consigli, si ferma spesso nei campi a discorrere con le persone più umili ed è preso ad
esempio dagli agricoltori che hanno la fortuna di conoscerlo, un classico Uomo di fine '800.
Rari e di breve durata i suoi momenti di collera e rapido il ritorno all'abituale cordialità.
Il fratello Ugo, lo ricorda così nelle sue memorie:
"Dei fratelli era il più calmo, il più 'quadrato'; di moralità irreprensibile, scrupoloso nelle
pretese del lavoro; i suoi rari momenti di tensione lasciavano ben presto il suo animo e riemergeva
subito il suo comportamento mite, cortese e generoso."
Nel 1933, gli viene conferita la stella di Bronzo al Merito Rurale ed il titolo di Cavaliere.
Innumerevoli furono i premi ottenuti in campo agricolo e zootecnico.
Si spegne a 75 anni, il 21 aprile 1965, a causa di un malore improvviso, il giorno successivo alla
partecipazione al matrimonio di una sua nipote.
Ferdinando "Dino" Mutti
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Nato il 12 agosto 1887 a Golese (PR)
Morto il 21 aprile 1965
Note biografiche (Archivio Danilo Morell)
Ferdinando (detto "Dino") nasce a Golese (ex comune della provincia di Parma, diventato quartiere
della stessa nel 1943) il 12 agosto 1887; come il fratello
Ugo, si arruola volontario per un anno, nel 44° Reggimento Fanteria;
promosso al grado di caporale il 10 giugno 1907, è posto in congedo illimitato il 9 settembre dello
stesso anno.
Richiamato il 1 dicembre 1907 per prestare servizio militare, il 30 novembre 1908 viene congedato
con il grado di sergente.
Il 30 dicembre 1914 è richiamato e trasferito alla 4ª Compagnia Automobilisti del 21° Reggimento
Artiglieria da Campagna di Piacenza.
Allo scoppio della Grande Guerra parte per il fronte con il 10° Artiglieria da Fortezza, Compagnia
Automobilisti Parco Assedio, raggiungendo il fratello Ugo a Calalzo di Cadore nella seconda metà di
giugno 1915. Promosso sergente maggiore il 10 luglio 1917, ottiene il grado di maresciallo il 30
novembre dello stesso anno e viene congedato il 20 luglio 1919.
Già prima della guerra fu di prezioso aiuto al padre Marcellino. La sua passione è l'agricoltura
alla quale dedica tutto il suo tempo, ottenendo risultati eccezionali nel risanamento e nella
riorganizzazione del podere “Corte” di Basilicanova.
Sposa Adalgisa Jemmi dalla quale ebbe due figli: Dina e Giancarlo. Sempre cordiale con tutti coloro
che lavoravano in azienda, era familiarmente chiamato “Sior Dino”.
Grande figura di agricoltore, precursore delle moderne tecniche Agronomiche. Sotto la sua guida,
“La Corte”, diviene un modello di organizzazione, esempio di moderna agricoltura; stesso risultato
lo ottiene nell'allevamento delle vacche di razza bruno-alpina (per le quali ottiene numerosi premi
e riconoscimenti) come pure nell'allevamento dei suini.
Prodigo di consigli, si ferma spesso nei campi a discorrere con le persone più umili ed è preso ad
esempio dagli agricoltori che hanno la fortuna di conoscerlo, un classico Uomo di fine '800.
Rari e di breve durata i suoi momenti di collera e rapido il ritorno all'abituale cordialità.
Il fratello Ugo, lo ricorda così nelle sue memorie:
"Dei fratelli era il più calmo, il più 'quadrato'; di moralità irreprensibile, scrupoloso nelle
pretese del lavoro; i suoi rari momenti di tensione lasciavano ben presto il suo animo e riemergeva
subito il suo comportamento mite, cortese e generoso."
Nel 1933, gli viene conferita la stella di Bronzo al Merito Rurale ed il titolo di Cavaliere.
Innumerevoli furono i premi ottenuti in campo agricolo e zootecnico.
Si spegne a 75 anni, il 21 aprile 1965, a causa di un malore improvviso, il giorno successivo alla
partecipazione al matrimonio di una sua nipote.
Ferdinando "Dino" Mutti