Nazione Mutti Ugo

Grado Sergente

Mostrina  4ª cp. Automobilisti

Ritratto

Nato l'1 aprile 1893 a San Lazzaro Parmense (PR)

Morto il 20 settembre 1980

Note biografiche (Archivio Danilo Morell)

Ugo nasce il 1 aprile 1893 a S. Lazzaro Parmense (oggi frazione di Parma) da Marcellino Mutti ed Eva Squarza; terminate le scuole elementari, ancora fanciullo, ama seguire il lavoro del padre e dello zio Callisto (fondatori della Fratelli Mutti). Ugo ha la meccanica nel sangue e la nascente (allo stato artigianale) industria della lavorazione del pomodoro, lo attira come una calamita. Molte realtà industriali nacquero nei caseifici, ma per incompetenza imprenditoriale e commerciale poche di esse ebbero successo duraturo. Per molti pseudo imprenditori, il basso prezzo di vendita del prodotto è l'elemento determinante; i Mutti scelgono la strada opposta. La qualità del prodotto, sarà quella che alla fine prevarrà. Tale scelta mostra i suoi frutti già nel 1911, quando il marchio dei “Due Leoni” (scelto dalla Mutti quale simbolo di forza e dominio) ottenne la medaglia d'Oro di 1° Grado all'Esposizione Internazionale di Roma organizzata per festeggiare il cinquantenario dell'Unità d'Italia.
Il 6 settembre 1913 Ugo viene accettato (quale volontario per 1 anno) nella caserma della “Cittadella” in Parma nel 28° Reggimento di Artiglieria da Campagna, per prendere servizio il 1 dicembre dello stesso anno. Nel 1914, ottiene il congedo con il grado di Sergente, ma il 24 maggio 1915, allo scoppio della Grande Guerra, è richiamato ed inviato al fronte a Calalzo di Cadore. Con i pochi mezzi di trasporto di quei tempi, contribuisce a creare, quasi dal nulla, il Parco Automobilistico della 4ª Compagnia. Il 10 marzo 1916 viene trasferito al 20° Reggimento Artiglieria da Campagna, seguendone le sorti fino al termine del conflitto. Il 25 agosto 1917, con provvedimento del 30° Comando del Corpo d'Armata, viene promosso al grado di sergente maggiore, ed il 5 luglio 1918 con quello di maresciallo. Per il coraggio ed il valore dimostrato in battaglia, dalle Dolomiti all'Isonzo, dalla Valsugana al Monte Grappa (dove il suo Reggimento viene accorpato alla 1ª Divisione Arditi) fino alla difesa dei sacri confini sulla linea del Piave, si meritò 2 Croci al Merito e l'encomio solenne, poi commutato in Medaglia di Bronzo con questa motivazione: "Sotto il fuoco nemico si slanciava per procedere al salvataggio di alcuni soldati di fanteria gravemente feriti, rimanendo sul posto finchè furono portati tutti al sicuro, incitando i compagni e dando loro esempio di fermezza, calma e coraggio. Val Sugana - 27 luglio 1917."
Termina il conflitto con la promozione a sottotenente, passando il 6 giugno 1919 alla 32° sezione B del 3° Autoparco del 40° Autoreparto di Palmanova; a fine anno ottiene il congedo illimitato. Tornato a casa a Piazza di Basilicanova, pur dedicando tutte le sue energie allo sviluppo aziendale, viene eletto Presidente dell'Associazione Nazionale Combattenti e Sindaco di Montechiarugolo; in seguito divenne Podestà, restando in carica per ben 12 anni consecutivi ed al termine del mandato gli fu conferita la “Commenda”.
Allo scoppio del II conflitto mondiale è richiamato, con il grado di tenente, nel 30° Reggimento Artiglieria “Lupi di Toscana” fino al fatidico 8 Settembre 1943. Passato indenne, dalle epurazioni e dai disordini dell'immediato dopoguerra, riprende l'attività aziendale, gestendo le fabbriche che, malgrado la crisi economica del 1929, la Fratelli Mutti aveva acquistato. Divide con gli altri fratelli i vari rami di attività: a Ferdinando (Dino), spetta l'agricoltura; a Giovanni, i rapporti con i clienti ed agenti di vendita; a Francesco la direzione dell'amministrazione. Si spegne il 20 Settembre 1980. Pochi anni dopo la sua morte l'amministrazione comunale, pur di fede politica opposta, dedica una strada al suo nome, riconoscendone quale Sindaco e Podestà, l'onestà e l'imparzialità nella gestione della cosa pubblica.

Ugo Mutti
Ugo Mutti