Panini Giulio
Soldato
5ª / 60° Brigata Calabria
Nato il 23 febbraio 1893 a Roma
Morto sul Col di Lana il 27 ottobre 1915
Decorazioni
Medaglia di Bronzo
Potendo esimersi dal combattimento perché comandato di piantone all'accampamento, volontariamente
domandava di prendervi parte, e, esempio ai compagni per slancio ed ardire, trovava morte gloriosa
durante il combattimento.
Col di Lana, 27 ottobre 1915
Note biografiche (Archivio Danilo Morell)
Giulio nacque il 23 febbraio 1893 a Roma da Giovanni ed Enrica Caruso.
Effettuò il servizio militare nel 51° Reggimento Fanteria Brigata Alpi
e con lo scoppio della prima guerra mondiale venne trasferito al 60° Reggimento Fanteria Brigata Calabria
e partì per il fronte assegnato alla 5ª compagnia.
Partì il 15 maggio da Roma ed il 25 maggio raggiunse Agordo dove il suo reggimento venne messo alle dipendenze
della 18ª Divisione.
Con l'inizio delle operazioni il 5 luglio operarono nella zona del Col di Lana ma i reparti incontrarono
tenace resistenza.
Il 28 luglio i due reggimenti passarono ad operare sul costone di Salesei.
Il 2 agosto riprese l'avanzata ed il II° Battaglione del 60° Fanteria riuscì ad occupare una trincea nemica
sul panettone ma furono costretti ad abbandonare la posizione per la forte reazione avversaria.
La notte sul 28 agosto il 59° fanteria sostituì il 60° ed avanzando sul costone di Agai riuscirono
a portarsi fin sotto al cappello di Napoleone.
Le azioni ripresero in ottobre ed alla Calabria venne affidato il compito di attaccare la zona fortificata:
La Corte - Sief.
Le operazioni iniziarono il 18 ottobre e proseguirono fino al 2 novembre. I fanti della Calabria si addentrarono
nella zona del Forte La Corte ma, violentemente contrattaccati furono costretti a ripiegare.
Durante queste azioni Giulio venne esonerato dal combattimento per essere comandato di piantone agli accampamenti
ma volontariamente chiese di poter partecipare agli assalti.
Richiesta che venne accettata e Giulio raggiunse anche lui la zona dei fortini del Sief vicino al Forte La Corte.
Nell'assalto del 27 ottobre 1915 Giulio venne colpito alla gola da un colpo di fucile che lo uccise sul colpo.
Venne sepolto sul costone del Sief ed alla sua memoria venne concessa la medaglia di bronzo al valor militare.
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Nato il 23 febbraio 1893 a Roma
Morto sul Col di Lana il 27 ottobre 1915
Decorazioni
Medaglia di Bronzo
Potendo esimersi dal combattimento perché comandato di piantone all'accampamento, volontariamente domandava di prendervi parte, e, esempio ai compagni per slancio ed ardire, trovava morte gloriosa durante il combattimento.Col di Lana, 27 ottobre 1915
Note biografiche (Archivio Danilo Morell)
Giulio nacque il 23 febbraio 1893 a Roma da Giovanni ed Enrica Caruso.
Effettuò il servizio militare nel 51° Reggimento Fanteria Brigata Alpi
e con lo scoppio della prima guerra mondiale venne trasferito al 60° Reggimento Fanteria Brigata Calabria
e partì per il fronte assegnato alla 5ª compagnia.
Partì il 15 maggio da Roma ed il 25 maggio raggiunse Agordo dove il suo reggimento venne messo alle dipendenze
della 18ª Divisione.
Con l'inizio delle operazioni il 5 luglio operarono nella zona del Col di Lana ma i reparti incontrarono
tenace resistenza.
Il 28 luglio i due reggimenti passarono ad operare sul costone di Salesei.
Il 2 agosto riprese l'avanzata ed il II° Battaglione del 60° Fanteria riuscì ad occupare una trincea nemica
sul panettone ma furono costretti ad abbandonare la posizione per la forte reazione avversaria.
La notte sul 28 agosto il 59° fanteria sostituì il 60° ed avanzando sul costone di Agai riuscirono
a portarsi fin sotto al cappello di Napoleone.
Le azioni ripresero in ottobre ed alla Calabria venne affidato il compito di attaccare la zona fortificata:
La Corte - Sief.
Le operazioni iniziarono il 18 ottobre e proseguirono fino al 2 novembre. I fanti della Calabria si addentrarono
nella zona del Forte La Corte ma, violentemente contrattaccati furono costretti a ripiegare.
Durante queste azioni Giulio venne esonerato dal combattimento per essere comandato di piantone agli accampamenti
ma volontariamente chiese di poter partecipare agli assalti.
Richiesta che venne accettata e Giulio raggiunse anche lui la zona dei fortini del Sief vicino al Forte La Corte.
Nell'assalto del 27 ottobre 1915 Giulio venne colpito alla gola da un colpo di fucile che lo uccise sul colpo.
Venne sepolto sul costone del Sief ed alla sua memoria venne concessa la medaglia di bronzo al valor militare.