Ziello Pasquale
Sottotenente
1ª / I / 91° Brigata Basilicata
Nato il 17 novembre 1894 a Sant'Arpino (NA)
Morto per fucilata al cuore il 6 giugno 1916 sulla Croda dell'Ancona
Note biografiche (Archivio Franco Licini)
Pasquale nasce a Sant'Arpino[1] il 17 novembre del 1894 da Alfonso Ziello ed Enrichetta Ancione.
Compie gli studi liceali a Napoli presso la scuola dei Verginisti[2] e all'età di vent'anni si
iscrive al corso allievi ufficiali presso il 39° reggimento di fanteria.
Col grado di sottotenente, nel 1915 è destinato al 54°
Umbria e, appena giunto, chiede di essere
inviato in zona di guerra. Assecondando la sua richiesta, lo trasferiscono al 91° reggimento della
brigata Basilicata. Assegnato alla 1ª compagnia, il sottotenente Pasquale Ziello raggiunge in
treno Longarone dove i fanti sono acquartierati in attesa di trasferirsi sul fronte del Cadore.
Raggiunto San Pietro e quindi la Val di Padola, il 4 agosto Ziello partecipa alle operazioni contro
lo sbarramento di Sesto per la conquista del Monte Rotheck ed il 6 settembre, agli ordini del gen.
Ferrero, si lancia nuovamente all'attacco di quelle stesse posizioni.
Un mese dopo, trasferito in zona Col di Lana, prende parte agli assalti sul costone di Salesei
riportando i suoi uomini a valle, per la maggior parte incolumi.
Trascorso il rigido inverno a Lorenzago di Cadore, dopo un breve periodo passato di pattuglia al
passo Tre Croci ed in zona Tofane, a metà giugno il plotone del sottotenente Ziello interviene nel
secondo attacco italiano a Son Pauses. Il giorno 15 muove verso il costone de Ra Ciadenes, la
cresta che scende dalla Croda de l'Ancona verso est, ma prima ancora di arrivare all'ostruzione dei
reticolati, i fanti vengono arrestati dal fuoco di sbarramento nemico. Nella notte sul 16,
affiancati agli alpini della 75ª compagnia del battaglione
Pieve di Cadore, quelli del 91°
ritentano il disperato attacco ma, ancora prima dell'alba, vengono di nuovo respinti. Il
sottotenente Ziello è colpito al cuore da una pallottola e sul far del giorno il suo corpo viene
recuperato e sepolto dagli uomini del suo plotone.
Il Bollettino di guerra austriaco del 17 giugno annuncia semplicemente che: "Il continuato
sforzo italiano contro le posizioni dolomitiche rimase del tutto infruttuoso. Ieri vennero sventati
attacchi contro il Rufreddo e la Croda de l'Ancona."
Il paese natale del sottotenente Pasquale Ziello dedicherà al suo nome quello di una via cittadina.
NOTE
[1] Allora in provincia di Napoli, oggi di Caserta.
[2] Figli di San Vincenzo dei Paoli, verso il quartiere Sanità.
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Nato il 17 novembre 1894 a Sant'Arpino (NA)
Morto per fucilata al cuore il 6 giugno 1916 sulla Croda dell'Ancona
Note biografiche (Archivio Franco Licini)
Pasquale nasce a Sant'Arpino[1] il 17 novembre del 1894 da Alfonso Ziello ed Enrichetta Ancione.
Compie gli studi liceali a Napoli presso la scuola dei Verginisti[2] e all'età di vent'anni si
iscrive al corso allievi ufficiali presso il 39° reggimento di fanteria.
Col grado di sottotenente, nel 1915 è destinato al 54°
Umbria e, appena giunto, chiede di essere
inviato in zona di guerra. Assecondando la sua richiesta, lo trasferiscono al 91° reggimento della
brigata Basilicata. Assegnato alla 1ª compagnia, il sottotenente Pasquale Ziello raggiunge in
treno Longarone dove i fanti sono acquartierati in attesa di trasferirsi sul fronte del Cadore.
Raggiunto San Pietro e quindi la Val di Padola, il 4 agosto Ziello partecipa alle operazioni contro
lo sbarramento di Sesto per la conquista del Monte Rotheck ed il 6 settembre, agli ordini del gen.
Ferrero, si lancia nuovamente all'attacco di quelle stesse posizioni.
Un mese dopo, trasferito in zona Col di Lana, prende parte agli assalti sul costone di Salesei
riportando i suoi uomini a valle, per la maggior parte incolumi.
Trascorso il rigido inverno a Lorenzago di Cadore, dopo un breve periodo passato di pattuglia al
passo Tre Croci ed in zona Tofane, a metà giugno il plotone del sottotenente Ziello interviene nel
secondo attacco italiano a Son Pauses. Il giorno 15 muove verso il costone de Ra Ciadenes, la
cresta che scende dalla Croda de l'Ancona verso est, ma prima ancora di arrivare all'ostruzione dei
reticolati, i fanti vengono arrestati dal fuoco di sbarramento nemico. Nella notte sul 16,
affiancati agli alpini della 75ª compagnia del battaglione
Pieve di Cadore, quelli del 91°
ritentano il disperato attacco ma, ancora prima dell'alba, vengono di nuovo respinti. Il
sottotenente Ziello è colpito al cuore da una pallottola e sul far del giorno il suo corpo viene
recuperato e sepolto dagli uomini del suo plotone.
Il Bollettino di guerra austriaco del 17 giugno annuncia semplicemente che: "Il continuato
sforzo italiano contro le posizioni dolomitiche rimase del tutto infruttuoso. Ieri vennero sventati
attacchi contro il Rufreddo e la Croda de l'Ancona."
Il paese natale del sottotenente Pasquale Ziello dedicherà al suo nome quello di una via cittadina.
NOTE
[1] Allora in provincia di Napoli, oggi di Caserta.[2] Figli di San Vincenzo dei Paoli, verso il quartiere Sanità.