Gli schieramenti
Gennaio-Marzo 1916
Nella primavera del 1916 l'Austria-Ungheria si preparava a vibrare un gran colpo all'Italia
partendo dal Trentino: allo scopo furono radunate le migliori truppe, quindi anche ai kaiserjäger
nelle Dolomiti fu imposto di patire. Il loro posto fu affidato a reparti di Landstürm misti a
compagnie degli Streifkommando e Alpinen Detachements. Solo nel settore Valparola rimase il III/3°
Kaiserjäger; nella parte settentrionale di Val Travenanzes (affidata al cap.
Barborka) si stabilì l'Alpinen
Detachement 2 (s. ten. della riserva dott.
Sild) e la 1ª/III Landstürm (ten. Greil).
In totale nel settore Travenanzes operavano gli Alpinen Detachement 1,2 e 3 (ten. Fleck, s.ten.
Sild, cap. Lap) di 125 uomini ciascuno,
una compagnia di Landstürm di 150 uomini per un totale di circa 500 uomini.
Nella parte meridionale del settore (Lagazuoi) alla fine di febbraio giunse un nuovo comandante, il
cap. Raschin che vi rimase fino
all'autunno del 1917; per la sua personalità venne indicato come il "generale di Travenanzes".
Il suo primo comando fu la Kaiserjäger-Streifkompanie 6 di 8-10 ufficiali e 300 uomini con 8
mitragliatrici.
A fine febbraio (verso il 27) ricevette l'ordine di sostituire i kaiserjäger nel settore
Lagazuoi (vennero infatti inviati a Folgaria per la Strafe-Expedition) ma a causa della neve (che
il 9 e l'11 marzo causò 2 terribili valanghe nell'Alpe Lagazuoi e a Forcella Fanis), il
cambio fu rimandato.
Giunsero anche 2 compagnie del 3° Landstürm (cap. Leon) e tutto il 167° Landstürm agli ordini del
magg. Anders, con le compagnie agli ordini dei ten. Karl, Zotti, Berger (poi Obrist) e Comploj,
mentre il reparto mitragliatrici era affidato al ten. Fussenegger. In totale alle dipendenze del
cap. Raschin vi erano circa 1.200 uomini
con a disposizione 14 mitragliatrici, 3 lanciamine, 2 lanciagranate, 4 moschetti, 2 catapulte e 2
baliste per dischi.
Nella linea Progoite-Fanis venne schierato il 161° Landstürm (magg. Fischer) mentre la 1ª compagnia
(cap. dott. Fahrner) occupava lo sbarramento nord di Val Travenanzes.
Viene indebolito il presidio in zona Tofane, con l'abbandono delle posizioni di Fanis, Vallon Bianco,
del fondo della Val Travenanzes verso Ponte Alto. L'artiglieria austriaca poteva contare su 4 pezzi da
70 e 4 da 75 (più quella di stanza in Valparola, ovvero 22 pezzi di cui uno da 240 e 5 da 150) oltre
ad un mortaio da 150 ed un obice da 210. I 3 settori di combattimento di Valparola, Lagazuoi e
Travenanzes al comando dei capitani Eymuth,
Raschin e
Barborka formavano un Kampfegruppekommando
agli ordini del t.col. Von Pasetti. A questi vanno aggiunti gli uomini del presidio di Valparola e Sasso
di Stria, ovvero il III/3° Kaiserjäger con i volontari di Ennenberg (Marebbe). Anche gli alti comandi
erano stati riorganizzati: il settore 9 era ancora affidato al col.
Vonbank, mentre il settore 9a/2 al t.col.
Pasetti.
L'1 gennaio 1916 con la nuova leva dei montanari cadorini, si costituiscono a Belluno la
150ª e la 151ª compagnia a formare il battaglione
Monte Antelao. Il 31 dicembre del 1915 era
giunto l'ordine che la 96ª del Pieve di Cadore si
unisse al neonato battaglione.
Da parte italiana, nel tratto compreso tra il Sasso di Stria e la Tofana III si trovava dapprima la
Reggio con il
Belluno ed il
Val Chisone.
Ai primi di maggio la Reggio viene trasferita
sul Col di Lana e sostituita dal V Gruppo Alpino al comando del col.
Tarditi (
Belluno,
Monte Antelao,
Monte Pelmo,
Monte Albergian,
Val Chisone, III/45° e II/46°
Reggio e la compagnia Volontari di Feltre) cui si aggiunse a
metà luglio anche il Pieve di Cadore.
In totale circa 4.000 uomini contro i 1.700 del settore austriaco Tre Sassi.
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