Inizio dei lavori
Febbraio 1916
I lavori della galleria offensiva chiamata S. Andrea iniziarono dopo metà gennaio riunendo le tre
gallerie ricovero da poco allestite e proseguendo lunga un'unica direzione. Vi lavoravano le due
compagnie del Genio suddivise in 4 squadre e con l'incentivo di un premio in denaro per avanzamenti
superiori agli 80 centimetri al giorno. Per evitare che il rumore venisse captato dagli austriaci
due minatori (soldati Felice e Piantoni) idearono una trivella ad elica simile a quelle usate per
il legno e lunga 5,5 metri; si poteva usare solo su roccia friabile e si dimostrò utile soprattutto
per verificare la distanza della galleria dalla superficie. Altri accorgimenti per evitare il
rumore furono:
- far brillare le cariche coprendole con il tiro dell'artiglieria;
- far scoppiare petardi in punti diversi per attrarre l'attenzione degli austriaci in direzioni
diverse;
- utilizzo di ventilatori a mano per l'aerazione della galleria;
- assoluta riservatezza.
Camminamento coperto presso Cima Lana (Arch. Morell)
Nel periodo tra febbraio ed aprile, il comando della 18ª Divisione ordinò alla brigata Alpi che nel settore Fedaia - Ombretta fosse maggiormente sviluppata (a scopo dimostrativo) l'attività delle pattuglie ed occupato il costone di q.1971 sul Ciampovedil e la sponda destra del Cordevole. Il 29 febbraio due compagnie del 60° Calabria con una squadra della 206ª del Val Cordevole occupavano la Ridotta Calabria. Nella notte tra il 22 ed 23 marzo il IV/52° Alpi con un plotone di bersaglieri del 3° Reggimento portavano a termine l'azione.
Da parte austriaca il 6 febbraio il IV battaglione viene sostituito dal II/2° Kaiserjäger, i cui effettivi sono 41 ufficiali, 1044 uomini, 125 cavalli e 27 carri:
- Comandante del Battaglione il cap. Von Gasteiger (aiutante ten. Langer)
- 5ª cp.: cap. Homa
- 6ª cp.: ten. Von Tschurtschenthaler
- 7ª cp.: cap. Von Falkhausen
- 8ª cp.: ten. Walther
- cp. mitragliatrici: cap. Gleisenberger
L'artiglieria disponibile al momento del cambio può contare 37 pezzi. Nella notte tra il 5 ed il 6 febbraio, la 7ª e 8ª occupano la vetta, mentre la 5ª e 6ª si posizionano nella Hangstellung. La spalatura delle trincee, lo sgombero delle vie di comunicazione ed il costante disturbo dell'artiglieria italiana non davano tregua al presidio.
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