Il piano italiano
Aprile 1916
Questi gli ordini impartiti alle truppe italiane attaccanti:
a) compagnia di sinistra (4ª, cap.
Fiorina): tre minuti dopo
l'esplosione il 1° plotone appostato nei camminamenti blindati della nostra trincea di sinistra, ne
sarebbe sboccato per occupare il cratere formato dalla mina. Il resto della compagnia, seguendo
immediatamente, avrebbe attaccato il cocuzzolo sudoccidentale, occupato il Camminamento C ed
attaccato l'Opera C, mirando a tagliare la ritirata al presidio austriaco di Cima Lana. Avrebbe
quindi cercato di prendere contatto con la compagnia del III battaglione proveniente dalla Ridotta
Calabria.
b) compagnia di destra (1ª, cap.
Marinoni): tre minuti dopo l'esplosione il
1° plotone , appostato nel camminamento centrale, ne sarebbe sboccato e, percorrendo l'orlo del
cratere, si sarebbe gettato sulla selletta fra i due cocuzzoli nemici. Il resto della compagnia,
seguendo ad immediato rincalzo, avrebbe attaccato il cocuzzolo sud-est ed inviato un forte
distaccamento dalla selletta verso i ricoveri austriaci per bloccarvi il nemico con un nutrito
getto di bombe a mano.
c) un pezzo da montagna, al comando del tenente John, appostato e mascherato sulla destra
della nostra posizione in un ricovero blindato, con un rapido tiro a percussione doveva sconvolgere
la trincea nemica, spostando il tiro dalla selletta verso destra, innanzi all'assalto della 1ª
compagnia.
d) 2ª e 3ª compagnia, il resto della 34ª batteria da montagna, le sezioni mitragliatrici
Lepori e Treves (Schwarzlose) del 52° e Fischietti del 60° restavano agli ordini del magg.
Mezzetti per fronteggiare le
circostanze.
Squadre del Genio erano predisposte per l'immediato inizio dei lavori di rafforzamento e squadre di
fanteria per il trasporto sulla linea di fuoco di bombe a mano, acqua e materiali di rafforzamento.
Vennero costituite 12 squadre speciali con i componenti delle tre compagnie del Genio che operavano
in zona (8ª, 12ª e 65ª) ed altri uomini da un battaglione di fanteria con i seguenti compiti:
1ª) rottura dei reticolati e difese accessorie;
2ª) trasporto di 600 sacchi di terra per costruire un camminamento coperto tra le gallerie e la
posizione occupata;
3ª) portatori di scale per il superamento degli ostacoli;
4ª) portatori di ceste di bombe a mano;
5ª) collocamento di passerelle sui reticolati;
6ª-7ª) interruzione e nuovo allacciamento della linea telefonica austriaca con quella italiana;
8ª-9ª) sistemazione delle trincee per l'assalto finale;
10ª) riattivazione delle gallerie S. Andrea e Trieste;
11ª-12ª) direzione lavori difensivi sulla posizione occupata, per il collocamento delle
mitragliatrici e dei pezzi da montagna.
Plotoni del 60° presso Alleghe il 15 aprile 1916 (Arch. Morell)
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