Conquista della cima
18 aprile 1916
Tre minuti dopo l'esplosione le compagnie Marinoni e Fiorina si lanciano all'assalto sotto il tiro dell'artiglieria italiana, che in taluni casi risulta un po' troppo corto, tanto che il magg. Mezzetti ne richiese l'allungamento con un razzo Very. L'artiglieria austriaca iniziò a battere il terreno di accesso alla cima e gli sbocchi delle gallerie italiane; a questa si aggiunsero le bombe a mano, alcuni lanciabombe ed una mitragliatrice che però fu attaccata e fatta tacere.
L'artiglieria italiana entra in azione subito dopo lo scoppio (da Schemfil)
La compagnia Marinoni si diresse verso la cima nord-orientale, mentre la Fiorina attaccava la
sudoccidentale. La compagnia Munzi
invece provvede a far affluire bombe e munizioni. Alle 1 la resistenza austriaca era quasi del
tutto fiaccata; venne fatta piazzare una sezione da montagna sulla selletta fra le due cime del Col
di Lana per battere il camminamento del Sief. Inoltre il Mezzetti richiese una compagnia di
rinforzo per tentare, prima dell'alba, di proseguire l'avanzata verso il Sief, ma tale rinforzo
(9ª compagnia) non riuscì ad avanzare dalla Ridotta Calabria verso la Bergsappe a causa della morte
di un capo plotone (s.ten.
Puca) e della violenta reazione dei
difensori della Lunetta 2 (FW 8).
L'azione italiana, iniziata con circa 250 uomini, finì con 23 morti e 88 feriti; da parte austriaca
si lamentarono circa 100 morti, 170 prigionieri ed un bottino di un cannone da montagna, un
lanciabombe grande e tre piccoli, 4 mitragliatrici, 3 apparecchi telefonici, 200 fucili e viveri.
Secondo Schemfil, al momento dell'esplosione il presidio era così composto:
- la 6ª/2° Kaiserjäger del ten. Tschurtschentaler (5 ufficiali e 140 uomini)
- 1 cannone da montagna da 70 con 1 ufficiale e 10 serventi
- una pattuglia di osservatori di artiglieria con 1 ufficiale e 6 artiglieri
- un reparto zappatori (ten. Kranjak) con 60 uomini della 10ª/XIV zappatori
- 4 mitragliatrici con 1 ufficiale e 12 serventi
- 2 lanciabombe con 8 serventi
Il peso della massa complessiva eruttata dal cratere può essere stimata in 10.000 tonnellate, con
un raggio medio di 170 metri, e massimo di 500.
La cima dopo lo scoppio (Arch. Morell)
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