Gli ultimi preparativi
Aprile 1916
La galleria offensiva italiana fu portata a termine il 12 aprile; alla sua estremità
erano state scavate due diramazioni divergenti a forma di "U"; una a destra di circa 10 metri e
l'altra a sinistra di 6, terminanti in due camere di scoppio tra loro distanti circa 15 metri per
garantire un'ottimale compenetrazione delle onde d'urto.
Per ingannare gli austriaci, da quel momento, si mantenne il silenzio nella galleria principale e
si fecero scoppiare piccole mine in altri punti. Comunque venivano uditi rumori di scavo
provenienti dal lato austriaco, tanto che si decise di intasare provvisoriamente il fornello di
destra e si rinforzò con assi e puntelli il rivestimento protettivo delle gallerie più avanzate.
Per qualche giorno i comandi italiani attesero l'iniziativa austriaca, finchè il
15 aprile il gen. Annichini ordinò il caricamento della mina, da far esplodere il
17 aprile alle 22. Quindi 200 soldati del 59°
Calabria agli ordini di
Grimaldi e
Bonfioli portarono l'esplosivo dal
Costone di Agai. Alle 22 del 15 il
Caetani ed il
Maggio, assieme ad una trentina di
minatori, completamente scalzi per non far rumore, diedero inizio all'ultima fase dell'operazione:
stesi a terra, mediante passamano caricarono 35 quintali di gelatina nel fornello di destra e 20
in quello di sinistra, aggiungendo un centinaio di inneschi al fulmicotone.
All'alba del 16 aprile l'intasamento era stato completato.
La dislocazione delle truppe italiane era così organizzata:
. Comando Brigata Calabria (magg. gen. Mulazzani): Palla
. Comando 59° Fanteria (col. Petracchi): Cappello di Napoleone (Galleria S. Barbara)
. Comando I battaglione (magg. Mezzetti): Cima Lana
- Comando 1ª compagnia (cap. Marinoni): camminamento centrale - Galleria C
- Comando 2ª compagnia (cap. Munzi): Galleria B
Trincee di 2° linea:
- Comando 3ª compagnia (cap. ***): Galleria delle Rocce - Ricovero Mezzetti
- Comando 4ª compagnia (cap. Fiorina): camminamento di sinistra - Galleria Trento
. Comando II battaglione (magg. Schiavo): baraccamento di Agai
- Comando 5ª, 7ª e 8ª compagnia: baraccamenti di Agai
- Comando 6ª compagnia: galleria S. Barbara
. Comando III battaglione (magg. d'Ischia): Villaggio Austriaco
- Comando 9ª compagnia (cap. Manzo): Ridotta Calabria
- Comando 10ª compagnia: Villaggio Austriaco
- Comando 11ª compagnia: Montucolo
- Comando 12ª compagnia: Ridotta S. Pietro, Villaggio Austriaco, Ridotta Calabria
. Sezioni mitragliatrici
- 1ª Sezione: Cima Lana (trincea)
- 2ª Sezione: Ridotta S. Pietro
- 3ª Sezione: Montucolo - Ridotta Calabria
- 4ª Sezione: Galleria A
- Sezione fissa: Galleria delle Rocce - Cappello di Napoleone
- Sezione Schwarzlose: Galleria A
. Sezione Lanciabombe
- 4 armi su Cima Lana (personale nella Galleria A)
- 1 arma al Montucolo
- 1 arma presso la Ridotta Calabria
. Comando 60° Fanteria (col. De Angelis): Pian
. Comando II battaglione (magg. Marras): Pian
- Comando 5ª e 6ª compagnia: Pian
- Comando 7ª e 8ª compagnia: Caprile
. Comando III battaglione (cap. Gallotti): Caprile
- Comando 9ª, 10ª e 11ª compagnia: Caprile
- Comando 12ª compagnia: Alleghe
. Comando IV battaglione (magg. Alcioni): Salesei
- Comando 13ª, 14ª, 15ª e 16ª compagnia: Salesei
. Sezioni mitragliatrici
- 1ª Sezione: Montucolo - Ridotta Calabria
- 2ª Sezione: Agai (di riserva)
- 3ª Sezione: Costone Livinè
L'artiglieria era a sua volta così suddivisa:
. Comando 1° Settore (18ª Divisione, col. Mesturini): Moè
- Comando Gruppo Artiglieria da Montagna Torino - Susa: Palla
- 34ª batteria da montagna: 1 pezzo su Cima Lana (personale nella Galleria A), 1 pezzo alla Galleria delle Rocce, 2 pezzi sul Costone di Salesei
- 2ª batteria da montagna: 2 pezzi sul Costone di Franza, 2 pezzi presso la Ridotta La Marmora
. Comando 2° Settore (17ª Divisione, col. Galati): Nuvolau
- Comando Gruppo Artiglieria da Montagna Como: Mortisa
- 36ª batteria da montagna: 2 pezzi a Forcella Fonatananegra, 2 pezzi su Col dei Bos
- 3ª batteria da montagna: Cima Falzarego
- Sezione da 75B: adovest di Col dei Bos
- Batteria da 42: Livinallongo
- 1° Reggimento da Campagna
. 1ª batteria: Forcella Fontananegra e Cinque Torri
. 2ª batteria: Averau
. 3ª batteria: Costone Lana-Castello
. 5ª batteria: Cinque Torri
. 8ª batteria: Valiate
- 8° Reggimento da Campagna
. 1ª batteria: Ospizio Falzarego
. 2ª batteria: Pocol (riserva)
- 13° Reggimento da Campagna
. 1ª e 3ª batteria: Prà Pontin
. 2ª batteria: Livinallongo
. 7ª batteria: Ospizio Falzarego
- 35ª batteria da 149G (2 pezzi): Avoi
- 34ª batteria da 149G (2 pezzi): Ospizio Falzarego
- 37ª batteria da 149G (4 pezzi): Lago di Dones
- 3ª batteria obici 210: 1 pezzo a Livinallongo e 2 a Prà Pontin
- 116ª batteria obici 210: 2 pezzi alle Cinque Torri e 2 all'Ospizio Falzarego
Con fuoco aggiustato, ma senza carattere di continuità perchè non avesse l'aspetto di un tiro di
preparazione, vennero battute le trincee ed i reticolati di Cima Lana, i Camminamenti B e C, gli
appostamenti per mitragliatrici e l'osservatorio. Vennero anche eseguiti tiri di controbatteria
contro le artiglierie austriache di Valparola, Cherz, Pordoi e Corvara. Questo il rapporto della
divisione Pustertal:
"Il bombardamento di ieri (il 16 aprile, ndr) della Cima del Col di Lana e del tratto superiore
della galleria è stato oltre ogni dire violento ... le trincee, specie quelle dell'ala destra, sono
gravemente danneggiate, parecchi ricoveri sconvolti, i reticolati in parte asportati. Le
comunicazioni telefoniche sono interrotte in 12 punti: abbiamo avuto 3 morti e 2 feriti gravi.
Durante la notte si è lavorato a riparare trincee e reticolati, ma ciò richiederà molto tempo.
Durante la notte, ogni 15 minuti scoppiava uno shrapnel sul viottolo in cresta."
Una volta terminata l'azione distruttrice le artiglierie da campagna delle due divisioni, con il
concorso dei riflettori, tennero sotto il loro fuoco di interdizione tutte le opere sconvolte per
impedire il riattamento che gli austriaci stavano tentando.
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